Smaltimento di rifiuti nel Parco, denunciati due uomini per gestione illecita di liquami

Le indagini sono partite nel mese di agosto, quando gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato un sopralluogo nell’area sospetta
La Polizia Locale di Seregno, a conclusione di una serie di indagini avviate lo scorso agosto, ha deferito all’Autorità Giudiziaria due cittadini italiani, classe 1952 e classe 1975, entrambi residenti a Seregno, ritenuti responsabili di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi all’interno dell’area protetta del Parco Grubria. Il caso, coordinato dal Vice Comandante Alberto Di Biase, è emerso grazie alle numerose segnalazioni di cittadini preoccupati dalle irregolarità legate allo smaltimento di rifiuti nella zona.
Le indagini sono partite nel mese di agosto, quando gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato un sopralluogo nell’area sospetta. Qui, si sono trovati di fronte a un inquietante deposito di liquami e rifiuti organici abbandonati su un terreno di proprietà di più soggetti. I primi accertamenti hanno rivelato una situazione allarmante: i liquami, di provenienza animale, venivano smaltiti in modo illecito, senza alcuna autorizzazione, in totale violazione delle normative ambientali e agricole.
Ricostruendo la vicenda, gli inquirenti hanno scoperto che i due indagati avevano ottenuto l’uso del terreno attraverso una serie di accordi verbali con i proprietari, che erano all’oscuro delle loro attività. Anziché gestire correttamente i rifiuti, i due uomini avrebbero utilizzato i liquami come fertilizzante in modo del tutto illegale, ignorando le rigide norme che regolano la fertirrigazione. Questa pratica prevede l’utilizzo di materiale organico per nutrire il terreno, ma solo se effettuata in condizioni di sicurezza e sotto precise autorizzazioni, per evitare gravi danni all’ambiente.
L’assenza di autorizzazioni adeguate e il mancato rispetto delle pratiche agronomiche ha portato a un accumulo di nitrati, una sostanza che può compromettere seriamente la qualità del terreno e inquinare le falde acquifere sotterranee. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due denunciati non solo avrebbero agito in barba alle normative ambientali, ma avrebbero anche messo a rischio l’intero ecosistema del Parco Grubria.
Il 24 settembre, i due uomini sono stati ufficialmente denunciati per la gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi e ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla giustizia. Il Comando di Polizia Locale, da parte sua, ha intensificato i controlli sul territorio, consapevole dei rischi ambientali che comportano simili condotte criminali, e continua a lavorare per prevenire ulteriori danni all’ambiente naturale.