Sabato Fusco, Dg di Pedemontana: “Milano-Meda gratuita? Se fosse possibile sì”

Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda fa il punto della situazione e interviene sul tema del pedaggio di un tratto della Milano Meda.
“Abbiamo la necessità di garantire i proventi per onorare i prestiti. Se sarà possibile trovare una soluzione per mitigare l’impatto dei pedaggi, saremo i primi a rallegrarci”. Lo dice Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda, parlando dei pedaggi per un tratto della superstrada Milano-Meda, da Lentate a Bovisio, quando verrà inglobata in Pedemontana. L’argomento è al centro del dibattito: il consiglio provinciale di Monza e Brianza, all’unanimità, si è recentemente espresso per chiedere che la superstrada in quel tratto resti gratuita. In Regione è aperto un tavolo di confronto.
“Nel 2009 i comuni avevano approvato il progetto che ingloba la Milano-Meda in Pedemontana: non si torna indietro”
“Siamo consapevoli della sensibilità di questo tema” afferma Fusco. “L’assessore regionale Terzi ha istituito un tavolo di confronto col territorio per poter valutare eventuali misure per mitigare questa scelta. Io posso dire che la società Pedemontana ha investito due miliardi di euro per le tratte B2 e C: abbiamo avviato importanti operazioni finanziarie di prestito che devono essere onorate. Qualsiasi misura verrà presa, dovrà soprattutto fare i conti con questa necessità, ovvero garantire un meccanismo che genera proventi per restituire i prestiti. Se sarà possibile trovare soluzioni per mitigare l’impatto dei pedaggi saremmo i primi a rallegrarci. Non abbiamo intenzione di generare conflitti”. Il pedaggio per la Milano Meda dunque ci sarà? “Al momento stiamo facendo valutazioni per capire se esistono spazi per venire incontro a questa esigenza. Mi permetto però di ricordare che nel 2009 è stato approvato un progetto e sulla base di questo progetto sono stati spesi dei soldi: lo schema approvato prevede che la Milano Meda diventi un tratto di Pedemontana. I comuni si sono espressi favorevolmente. Ora, a più della metà del percorso, è difficile tirarsi indietro. Queste operazioni non possono essere reversibili”.

“I lavori inizieranno a novembre”
In un’intervista a MBNews, Fusco fa il punto della situazione sulle tratte B2 (da Lentate a Cesano Maderno) e C (da Cesano Maderno a Usmate) di Pedemontana e affronta i temi più discussi intorno alla nuova autostrada. Annuncia, innanzitutto, l’avvio imminente dei lavori.
“I lavori veri e propri inizieranno a brevissimo, nel mese di novembre. I primi cantieri visibili saranno quelli degli scavi per le gallerie più lunghe della tratta C. Tutti i comuni delle due tratte saranno comunque interessati contemporaneamente. I lavori dureranno mille giorni e contiamo di rispettare il cronoprogramma”.
Da qualche settimana, alcune delle aree che saranno attraversate da Pedemontana sono state recintate. Sono infatti iniziati i lavori propedeutici. “Come è previsto per ogni cantiere in tutta Italia, stiamo effettuando la bonifica da eventuali ordigni bellici e, per quanto riguarda la zona di Seveso, stiamo effettuando la bonifica delle aree contaminate da diossina nell’area dell’ex Icmesa. Stiamo inoltre effettuando la rimozione delle interferenze dei sottoservizi, tubature, linee aeree, cavi.Per questo, oggi sono visibili le recinzioni che delimitano le aree di cantiere”.
“Il piano cantieri condiviso con i comuni”
Fusco sottolinea più volte che “la cantierizzazione è condivisa con i comuni interessati dai lavori e col supporto di Regione Lombardia”. “Stiamo partecipando ai tavoli di confronto. Per la Milano-Meda, abbiamo dato la disponibilità a garantire la fruibilità della superstrada durante i lavori, l’accessibilità alla strada stessa così come gli attraversamenti, i ponti e i sottopassi, man mano che andremo ad intervenire. Garantiremo l’alternativa di attraversamento nelle varie fasi dei cantieri sia per mezzi leggeri che per i mezzi pesanti. Abbiamo messo a punto un piano. Ora stiamo valutando anche itinerari alternativi per gli autobus di linea. Gli stessi approfondimenti che stiamo facendo per la tratta B2 li faremo anche per la tratta C, coinvolgendo i comuni interessati nella predisposizione di un piano sulla viabilità comunale e provinciale durante i lavori”.
“Incontri pubblici? Sì, se non diventano solo occasione di proteste”
A proposito dei cantieri, i comitati No Pedemontana stanno raccogliendo firme per chiedere alla società di spiegare l’intervento ai cittadini in incontri pubblici e chiedono in particolare al comune di Desio di portare avanti questa istanza. “Siamo disponibili a partecipare ad incontri pubblici. Li decideranno i comuni interessati, che per noi rappresentano sempre gli interlocutori principali. Se devono però diventare occasioni di proteste plateali o per esprimere in modo unilaterale contrarietà alla nostra opera, non li considero incontri costruttivi. Noi siamo disponibili, se c’è l’intento di ascoltare. Abbiamo accolto positivamente, per esempio, la proposta di un tavolo permanente sulla bonifica dei terreni intorno a Seveso, a cui partecipano anche gli enti di controllo e le associazioni dei cittadini. Il nostro è un atteggiamento di massima trasparenza”.
“Siamo in attesa del finanziamento di Bei”
Riguardo all’atteso finanziamento da parte di Bei, la Banca Europea dei prestiti, Sabato Fusco spiega: “Bei è in procinto di approvare l’erogazione del prestito, per cui non ha espresso nessuna perplessità. Siamo dunque in attesa”. Intanto proseguono gli espropri. “Sono centinaia le ditte e le realtà interessate. Stiamo risolvendo una situazione complicata lungo la tratta C”.
“I benefici per i cittadini saranno grandissimi”
I comitati No Pedemontana non si arrendono e proseguono la loro battaglia contro la nuova autostrada con assemblee, presidi, manifestazioni, raccolte firme. “Capisco le preoccupazioni che si possono avere prima di vedere che cosa effettivamente succede sul territorio- sottolinea il direttore generale di Pedemontana – In questo caso, voglio ricordare alcuni elementi che possono tranquillizzare. Innanzitutto, l’opera ha superato la valutazione dell’impatto ambientale. Questo progetto in particolare prevede diverse misure per rendere l’autostrada sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale. L’autostrada sarà per buona parte sottoterra proprio per mitigare l’impatto ambientale, come si può vedere nelle tratte già realizzate. I benefici per i cittadini, in termini di scarico della rete viaria secondaria oggi particolarmente congestionata, saranno grandissimi”.
Sabato Fusco: “Garantiamo trasparenza”
“Il nostro metodo – conclude Sabato Fusco – è quello avviato con la bonifica delle aree della diossina. Vogliamo comunicare in modo trasparente in tutte le fasi dei lavori, da quelle critiche a quelle meno critiche, in piena collaborazione con i comuni coinvolti. Siamo disponibili a trovare soluzioni per il minore impatto sul territorio. Le imprese che realizzeranno l’opera hanno una grande esperienza. We Build ha appena realizzato la metropolitana linea 4 di Milano. Mi aspetto la stessa efficacia e professionalità che hanno dimostrato in altri cantieri”.