Fumata nera sull’accordo a tre per la Rsa: la Casati non si sbilancia sull’eventuale ricorso al Consiglio di Stato

Se la società sportiva rinuncia al ricorso da presentare per il 15 ottobre, la Borgo Lecco Iniziative è pronta a costruire la Rsa e a dare una mano per “spostare” il PalaUnimec in una nuova sede.
Fumata nera all’incontro tra le parti coinvolte nell’odissea Rsa di Arcore: la Borgo Lecco Iniziative (immobiliare proprietaria dell’area che ospiterebbe la struttura sociosantaria), il Comune di Arcore, la società sportiva Casati Arcore titolare del vicino PalaUnimec non sono ancora arrivati a un accordo. Le bocce restano ferme così: l’immobiliare ha vinto al Tar nel ricorso intentato dalla Casati e può (e vuole) iniziare a costruire; la Casati ha la facoltà di presentare un altro ricorso al Consiglio di Stato entro il 15 ottobre; un ulteriore ricorso congelerebbe per altro tempo l’iniziativa del privato, poco incline a partire con la realizzazione prima della sentenza; il Comune sta cercando di promuovere un accordo tra le due parti in conflitto, anche nell’interesse della comunità ad avere una casa di riposo, a prescindere dalla collocazione.
LA PROPOSTA DEL SINDACO
Questo il quadro tratteggiato nell’incontro di lunedì, con il sindaco Maurizio Bono, promotore del vertice, che ha lanciato sul piatto la sua proposta: la Casati rinunci al ricorso e venda il Palazzetto dello Sport all’immobiliare con la prospettiva che venga ricostruito altrove. Presumibilmente nell’area di Via Monte Rosa su cui già insiste il campo sportivo comunale. Questo piano sbloccherebbe lo stallo, consentirebbe al privato di esercitare il suo legittimo interesse, darebbe ad Arcore la sospirata Rsa e consentirebbe di ricostruire un PalaUnimec nuovo, omologato anche per competizioni sportive per cui oggi non lo è.
LE RISPOSTE DELLE PARTI IN CONFLITTO
All’incontro si sono presentati Cesare Lorini in rappresentanza della Borgo Lecco Iniziative, Antonio Radice (presidente Casati) con il suo legale, il sindaco Bono. Cruciale, come è facile intuire, capire in quel contesto le intenzioni della Casati su un eventuale ulteriore ricorso entro il 15 ottobre. Proprio questo punto ha tenuto ferma al palo la questione. Se la Borgo Lecco Iniziative ha dato la sua disponibilità a contribuire parzialmente al progetto di un nuovo Palazzetto, pur di sbloccare l’iter e realizzare la Rsa, la Casati invece non si è sbilanciata sulle intenzioni in sede legale. “C’è un consiglio fissato per lunedì prossimo 14 ottobre – ha detto Radice oggi, giovedì – e allora sarà presa una decisione rispetto al ricorso al Consiglio di Stato”. Sull’ipotesi di “trapiantare” altrove il PalaUnimec, il presidente della Casati ha aggiunto laconico: “noi preferiremmo restare dove siamo, che poi è dove ci indicarono di costruire il PalaUnimec anni fa”. L’area cui fa riferimento Radice, nota di colore forse poco conosciuta, venne donata allo scopo proprio dalla famiglia Perego, la casata della Peg, la stessa della Borgo Lecco Iniziative. Della Borgo Lecco è anche, appunto, il “pratone” sui cui dovrebbe sorgere la Rsa, destinato a servizi dal Pgt.
Nel frattempo l’attenzione collettiva si polarizza tra chi vorrebbe continuare a vedere del verde in via Sant’Apollinare, tra il palazzetto e due scuole (al netto dei legittimi interessi del privato) e chi invece vive il bisogno di una residenza sociosanitaria per i suoi cari, anziani o affetti da Alzheimer. Già due persone, nota a margine, hanno chiamato la redazione di MBNews per chiedere informazioni sui tempi di attivazione del servizio, dopo gli articoli sul ricorso respinto al Tar.