Monza, il Gruppo Misto alza la voce: “La città non è più sicura per i nostri figli”

29 ottobre 2024 | 14:09
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Monza, il Gruppo Misto alza la voce: “La città non è più sicura per i nostri figli”
Francesco Cirillo

I consiglieri Francesco Cirillo e Martina Sassoli, membri del Gruppo Misto, lanciano un appello accorato sulla situazione che definiscono “sempre più allarmante e urgente”.

Monza. Chiusa la seduta straordinaria del consiglio comunale sulla questione sicurezza, il tema resta caldo e le voci continuano a susseguirsi. I consiglieri Francesco Cirillo e Martina Sassoli, membri del Gruppo Misto, lanciano un appello accorato sulla situazione che definiscono “sempre più allarmante e urgente”.

“La città di Monza vive un’emergenza sicurezza senza precedenti,” ha dichiarato Francesco Cirillo, evidenziando un aumento preoccupante di episodi di violenza e criminalità che coinvolgono giovani e giovanissimi. Secondo i consiglieri, l’aumento delle cosiddette “baby gang” rappresenta una minaccia che non può più essere ignorata: “Come genitori e amministratori – ha aggiunto Cirillo – sentiamo il dovere di agire per assicurare ai nostri figli un ambiente sicuro, dove possano crescere e vivere in tranquillità.”

Non è la prima volta che Cirillo e Sassoli sollevano il tema in Consiglio Comunale. Già a marzo, infatti, avevano presentato un’interrogazione urgente, chiedendo all’amministrazione un piano d’azione contro le baby gang. “Abbiamo richiesto un intervento deciso e incisivo – ha affermato Sassoli – perché la sicurezza non può avere colore politico: è un diritto universale che deve essere garantito a tutti i cittadini.”

Martina Sassoli

Collaborazione e prevenzione: le proposte del Gruppo Misto

Secondo i consiglieri, il miglior modo per affrontare questa crisi di sicurezza è la prevenzione. Propongono una stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine, le scuole e le associazioni locali, per promuovere progetti e attività educative che possano offrire ai ragazzi “valide alternative alla strada”. In particolare, Cirillo ha sottolineato l’importanza di investire “in attività educative, ma anche nel sostegno scolastico, per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, un problema spesso alla radice del disagio giovanile.”