Binario Donne: a Monza il festival che esplora il presente con sguardi al femminile

Binario Donne propone un programma di eventi spettacoli teatrali, letture sceniche, dibattiti e incontri come percorso di riflessione verso il 25 novembre.
Monza. Nasce “Binario Donne. Sguardi al femminile sul presente”, un nuovo festival per il Teatro Binario 7 di Monza dedicato all’esplorazione del nostro tempo attraverso la prospettiva delle donne. La prima edizione, che si terrà a novembre, propone un ricco programma di eventi: spettacoli teatrali, letture sceniche, dibattiti e incontri con organizzazioni attive nella promozione delle pari opportunità e nella lotta contro la violenza di genere.
Ideato come percorso di riflessione verso il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, “Binario Donne” si propone di stimolare una comprensione più profonda della realtà, offrendo al pubblico strumenti per immaginare nuove strade percorribili. Gli eventi, pensati per scuole, giovani e tutta la cittadinanza, mirano a coinvolgere le nuove generazioni e a sensibilizzare su temi cruciali per la costruzione di una società più equa e inclusiva.
“È il nostro ruolo, il ruolo di una realtà strettamente legata al territorio e alla sua comunità, offrire strumenti critici necessari alla comprensione della realtà e sensibilizzare su tematiche di attualità – spiega il direttore artistico del Binario 7 Corrado Accordino – Lo facciamo attraverso l’arte, aprendoci alla collaborazione con realtà, enti e istituzioni del territorio che come noi hanno a cuore il benessere comune”.
“Binario Donne” è ideato e organizzato dal Binario 7 di Monza, in collaborazione con il Comune di Monza e con ArcoDonna Aps e con il sostegno di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza (bando 2024.6 “Cultura per tutti”).
“Binario Donne” nasce dal desiderio di offrire un ulteriore contributo di sensibilizzazione e di informazione rispetto alle tematiche che riguardano il contrasto alla violenza di genere e la promozione delle pari opportunità – temi già portati all’attenzione del pubblico sia nella programmazione delle stagioni di prosa sia su Radio Binario 7. Nel 2023, con la collaborazione del Comune di Monza, sono stati organizzati due momenti dedicati agli studenti delle scuole del territorio. Quest’anno il Binario 7 ha deciso di strutturare un programma più articolato, aprendosi maggiormente alla collaborazione con l’amministrazione comunale, in particolare con l’assessorato alle Pari opportunità, e con le organizzazioni e gli enti di Terzo settore afferenti al tavolo tematico comunale nato nel 2018.
L’ideazione del festival Binario Donne ha rinsaldato la collaborazione, ormai storica, con ArcoDonna Aps, che già in passato ha portato a organizzare serate a tema e specifiche puntate divulgative trasmesse da Radio Binario 7, la web radio del polo culturale di via Turati. Anche la cooperativa sociale La Grande Casa nel 2021 e nel 2022 aveva scelto i canali di Radio Binario 7 per parlare di pari opportunità e di contrasto alla violenza di genere attraverso le puntate mensili della trasmissione “#Sempre25Novembre”.Il programma ideato per “Binario Donne” è stato riconosciuto da Fondazione della Comunità di Monza e Brianza meritevole di un sostegno per il valore sociale e culturale delle iniziative proposte.
PROGRAMMA “Binario Donne. Sguardi al femminile sul presente”
14 novembre 2024ore 20.30, in sala Picasso
Prenotazioni e biglietti su binario7.org
GLI ANARCHICI LIVE SHOW
con Gregory Bonalumi, Barbara Bertato, Corrado Accordino, Valentina Paiano
musica dal vivo I Greekers (Davide Carafòli, Diego Donelli, Delfio Fichera)
Una serata gentilmente scomoda, offerta a tutto il pubblico, amico e non. Una serata di elogio alla follia e alla gioia. Racconti d’artista, artisti che si svelano, buona musica stonata, divertimento dietro le quinte, oroscopo cinese, barzellette e tanta poesia nell’anima. Una serata per incontrare attori e attrici, registi, protagonisti dello spettacolo, ma anche qualche aspirante futuro artista e aspirante organismo vivente. Stare insieme a teatro come se fossimo a casa vostra, tra amici (ma seduti su sedie scomode e pagando un biglietto) parlando di noi e di voi, del più e del meno, del qui e ora, facendoci domande senza risposta, sul passato ma anche ignorando il futuro, immaginando che vita vivranno mai i nostri simili lassù , anarchici galattici in autostop per la galassia. La prima di queste serate è dedicata all’universo femminile e avremo un’ospite d’eccezione che ci racconterà il suo percorso, le sue molteplici facce, la sua ironia, la sua allegria.
21 novembre 2024, ore 11, in sala Chaplin
replica scolastica realizzata con il contributo del Comune di Monza – Assessorato alle Pari opportunità
ALFONSINA CON LA A. L’incredibile storia di Alfonsina Strada
di e con Monica Faggiani
“Ci sono troppe figure femminili di cui non si ha più memoria. Ignorate equivale a mai esistite. Ridare loro voce è il mio intento. Per non dimenticare da dove veniamo e come siamo arrivate qui”. Monica Faggiani
Il 10 maggio del 1924, alle ore 4.41 del mattino, con il numero 72 Alfonsina Strada parte per il Giro d’Italia, unica corridora in gara. Mai nessuna prima di lei e mai più nessuna dopo di lei. A tre giorni dalla partenza il suo nome compare sulla Gazzetta dello Sport e sul Corriere della Sera rispettivamente come “Alfonsin” e come “Alfonsino”: non si sa se la “a” mancante sia dovuta a un errore o a una precisa volontà.
La storia di Alfonsina Strada nata Morini, detta ‘Fonsina’, è la storia di una donna che per tutta la vita non ha desiderato altro che pedalare e non scendere mai dalla sua bicicletta, sperando così di fuggire lontano dalla miseria delle sue origini e di superare quel limite che la società, la cultura dell’epoca e il suo essere femmina volevano imporle.
Con la bicicletta Alfonsina ha imparato la disubbidienza, ha imparato a sfidare i maschi – sui pedali, mai con le mani – senza arrendersi mai. Era ‘il diavolo in gonnella’, le urlavano ‘matta’, ‘vacca’, ‘logia’, ‘non ce la farai’: ma Alfonsina non ha mai smesso di pedalare e di portare avanti quel desiderio nato quando era bambina
“Che se gli esseri umani sono addirittura arrivati sulla luna e io davvero non posso andare in bicicletta?”
A ben vedere è la storia di una passione. Un passione cristallina che non ha mai smesso di emergere anche nei momenti più difficili e duri della storia di questa donna, che possiamo definire straordinaria oltre ogni ragionevole dubbio.
– 21 novembre 2024 ore 20, in sala Picasso
ingresso libero con prenotazione obbligatoria a info@associazionearcodonna.org
Serata organizzata da associazione ArcoDonna A.P.S.
La serata inizierà alle 20 con un buffet etnico (prenotazione obbligatoria per il buffet a info@associazionearcodonna.org entro il 14 novembre).
Alle 20.45 sarà presentato il docufilm African dreamers. Five true stories, a seguire talk.
ArcoDonna è lieta di ospitare, in qualità di relatori per la serata del 21 novembre, Francesco Cavalli, giornalista del collettivo Hic sunt leones e co-regista del docufilm, e Fanta Tiemtore, presidente dell’associazione Mirage Burkina. Gli interventi saranno moderati da Barbara Rachetti, giornalista e socia di ArcoDonna.
African dreamers è un film-documentario che racconta la storia di cinque ragazze africane in un particolare momento delle loro vite. Cinque giovani donne in quattro paesi di quell’Africa da dove molti fuggono in cerca di una vita migliore. Wangare e Grace, Deborah, Marveille e Mariam hanno deciso di restare e di provare a cambiare la loro difficile vita, lottando contro i pregiudizi, le credenze, le violenze e le culture antiche che troppo spesso negano diritti universali. Percorrendo piste polverose, attraversando baraccopoli e ammirando paesaggi mozzafiato, le cinque donne proveranno a navigare verso il proprio sogno: un sogno di riscatto. In ricordo di Angelo Ferrari, giornalista e co-regista del docufilm.
– 22 novembre 2024 ore 20.30, in sala Picasso
ingresso libero con prenotazione obbligatoria a promozione@binario7.org
VEDERE È POTERE – ne vogliamo di tutti i colori
Talk e reading a cura di Amleta, associazione di promozione sociale per la lotta contro la disparità di genere nel mondo dello spettacolo
Da tre anni Amleta promuove il bando teatrale “ConTest Amleta – Vedere è potere: ne vogliamo di tutti i colori“. Il ConTest prende spunto dal “Test Amleta”: uno strumento di analisi il cui scopo principale è quello di aprire una riflessione sull’immaginario femminile che ci circonda, per valorizzare e premiare le opere che mostrano una rappresentazione più sfaccettata e variegata del mondo femminile, e che si facciano tramite di linguaggi e narrazioni scevri da stereotipi.
La serata sarà un’occasione per intraprendere un viaggio alla scoperta dei personaggi femminili fuori dagli stereotipi presenti nella storia del teatro e del cinema, attraverso un talk introduttivo a cura di Amleta cui seguirà la mise en espace del testo vincitore della terza edizione del Con-Test Amleta: Il sole della Vittoria è sorto sulla nostra amata Patria, di Christian Gallucci.
Il testo affronta una tematica storica importante e poco esplorata: il fascismo durante la guerra in Etiopia e come il conflitto e la dittatura ebbero un impatto sulla vita delle donne di tutte le classi sociali. Questo racconto, incentrato su un inedito punto di vista femminile, si distacca dalle narrazioni classiche di quel periodo storico, che tendono a focalizzarsi sulla guerra e sul maschile. L’autore offre invece una riflessione capace di aprire un dibattito sulla condizione femminile nel ventennio, condizione le cui dinamiche sono purtroppo, ancora oggi, molto attuali.
Il sole della Vittoria è sorto sulla nostra amata patria si è distinto per la qualità dei dialoghi e la profondità dei personaggi femminili, che risultano estremamente umani e tridimensionali. Le protagoniste attraversano un percorso di trasformazione significativo, portando alla luce aspetti complessi della condizione femminile in un periodo storico cruciale.
– 23 e 24 novembre 2024, in sala Chaplin sabato 23 alle 21 e domenica 24 alle 16
Prenotazioni e biglietti su binario7.org
ESAGERATE! Più che un aggettivo un’esortazione
di e con Cinzia Spanò
Spettacolo inserito nella Stagione Teatro + Tempo Presente
Uno spettacolo che intende divertire, indignare e soprattutto mettere i puntini sulla i. Anzi. Sulla ǝ!
A fronte di dati ed evidenze che testimoniano come disparità e discriminazioni impattino ancora molto sulla metà della popolazione di questo Paese, alle donne il più delle volte viene rivolta un’accusa: “Esagerate!”.
“Le vie dedicate alle donne sono solo il 4%.” Esagerate!
“I tassi di occupazioni femminili nel nostro Paese sono i più bassi d’Europa.” Esagerate!
“Le donne muoiono di infarto il doppio degli uomini perché gli studi medici sono stati fatti quasi tutti su maschi”. Esagerate!
“Il costo della virilità secondo le economiste impatta per circa €1700 all’anno su ognuno di noi.” Esagerate!
Ogni donna si è sentita dare almeno una volta nella vita dell’Esagerata quando ha provato a evidenziare disparità e discriminazioni. Questo ci ingabbia, ci limita, ci zittisce. Quindi l’appello è: “Esagerate di tutto il mondo, unitevi!”. Se vi sentite insicure sul vostro livello di Esageranza non preoccupatevi, abbiamo preparato un corso per voi.
Una stand up che intrecciando numeri, dati, storia, sacro e profano vuole dimostrare come non siano le donne ad essere esagerate, ma sia il mondo ad esserlo. Uno spettacolo che è anche un invito sintattico: visto che ci definiscono esagerate, allora perché non esserlo davvero?