Bosco delle Querce: 40 panchine per vivere il parco

Con le ultime sei sedute installate mercoledì 27 novembre, si è chiuso l’intervento voluto dal Comune di Seveso, dopo la realizzazione dell’area giochi.
Un Bosco delle Querce ancora più vivibile a Seveso. Con le ultime sei sedute installate mercoledì 27 novembre, si è chiuso l’intervento che ha portato nel Bosco delle Querce di Seveso venti nuove panchine fornite da ERSAF e messe a disposizione dei numerosi utenti. Intervento coordinato dall’Ufficio Ecologia del Comune di Seveso. E per il nuovo anno è previsto il raddoppio con altre 20 panchine che porterà a 40 la dotazione totale delle sedute. Anche la nuova area giochi inclusiva, aperta ad agosto e inaugurata ufficialmente a settembre alla memoria di Carlo Galante, avrà due nuove panchine in legno oltre alle tre già presenti da tre mesi e mezzo, finanziate con le economie da Quadro Economico, allegato al finanziamento percepito da Regione Lombardia per un totale di 100mila euro per la realizzazione dell’area.
Tutto va nella direzione di stringere ancora di più il legame tra il polmone verde e i cittadini, legame che proprio in questo periodo Pedemontana minaccia di compromettere. “Molti cittadini sevesini si recano quotidianamente al Bosco delle Querce per praticare sport chi per correre, chi semplicemente per camminare – scrive l’amministrazione comunale – c’è anche chi ci va semplicemente per riposare, magari sedersi e godersi la pace della natura. Ed è a loro che è diretto l’ultimo intervento di arredo urbano coordinato dall’Ufficio Ecologia del Comune di Seveso che ha previsto l’inserimento di 20 nuove panchine fornite da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste). Sono già tutte a disposizione degli utenti del Bosco delle Querce dopo che nella giornata di mercoledì 27 novembre, previa individuazione del ‘tracciato’ ideale lungo il percorso che conduce dal centro visite di via Ada Negri all’ingresso su viale Redipuglia, sono state fissate a terra (sempre ad opera di ERSAF) le ultime sei che mancavano da posizionare”.