Calcio Monza, in Brianza arriva una Lazio in forma smagliante

Seconda sfida casalinga consecutiva per i biancorossi: l’avversario di turno sarà la Lazio di Marco Baroni, sicuramente una delle rivelazioni di questo avvio di stagione.
Ancora un match casalingo, ancora contro una big di Serie A: la Lazio che arriverà in Brianza domenica pomeriggio chiuderà il ciclo terribile che ha visto il Calcio Monza affrontare Atalanta, Milan e – appunto – i biancocelesti in sole due settimane. Per l’undici di Alessandro Nesta il bilancio è positivo sul piano delle prestazioni ma negativo su quello dei risultati: zero punti raccolti e tantissime polemiche per i gravi errori arbitrali ai danni di Pessina e compagni.
Vola l’aquila
La Lazio che si affaccia all’ U–Power Stadium è la sorpresa più bella del torneo assieme alla Fiorentina dell’ex biancorosso Raffaele Palladino: cinque successi in sei gare, di cui gli ultimi tre (Empoli-Como-Cagliari) consecutivi; i capitolini timbrano due volte e più a match e con 24 centri detengono il terzo reparto d’attacco del lotto, dietro ad Atalanta e Inter. Marco Baroni, reduce da due campionati eccellenti (le salvezze con un Lecce dal ridotto monte ingaggi e con un Hellas Verona smembrato nella sessione invernale di mercato per esigenze di bilancio) che ne hanno a sessant’anni irrobustito le mansioni di timoniere, sinora ha zoppicato solo in trasferta, dove Udinese, Fiorentina e Juventus hanno sconfitto di misura i suoi (i toscani con due rigori e i piemontesi con un uomo in più per un’ora).
Leader in Europa
Le porte girevoli funzionano alla grande in quel di Formello e perciò sono attese novità rispetto alle faticose vittorie su Cagliari e Porto: decisivi il rigore di Zaccagni, al quarto bersaglio stagionale in un avvio stagionale condizionato da qualche problema fisico, e l’immortale Pedro, lesto ad approfittare di un buco della retroguardia lusitana. Ha tutt’altro che i fari spenti la corsa in Europa della Lazio, che, in virtù delle vittorie 3-0 e 2-0 in casa di Dinamo Kiev e Twente che incorniciano il 4-1 sul Nizza, resta la sola squadra a punteggio pieno.
I singoli
Castellanos (7 gol) si è preso la scena là davanti, con il rapido Isaksen e il geometrico Rovella (ex di turno) rinati rispetto alla loro prima annata: se Gila e Guendouzi ormai sono parte della spina dorsale, va menzionato lo stato di forma del 37enne Pedro, che ha segnato 6 gol e dispensato la solita qualità; in attesa Noslin e Tchaouna siano meno timidi, ritagliandosi maggiore spazio, si candidano a colonne il cecchino delle ripartenze Boulaye Dia (6 reti) e il dirompente Nuno Tavares, che sfornando un assist a gara ha conquistato la palma di rifinitore migliore dei cinque maggiori tornei europei.
Scelte vincenti
I contorni del personaggio Claudio Lotito si possono delineare in chiaro e scuro, ma il presidente ha con ogni probabilità vinto l’ennesima scommessa della sua gestione ventennale, che ha regalato sei trofei alla bacheca biancoceleste, bottino inferiore alle sole Inter e Juventus: dopo un’estate difficile, zeppa di tensioni, c’è ora un entusiasmo impensabile al momento delle partenze dei senatori Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson.
Scivolato in ultima posizione, seppur in coabitazione con Lecce e Venezia, il Calcio Monza non può permettersi alcun timore reverenziale: la squadra saprà trasformare la rabbia e la delusione maturata nelle ultime due sfide di campionato in energia positiva sul campo?