Calcio Monza, è il derby di Berlusconi, Galliani…e Nesta!

Questa sera alle 20.45 Monza e Milan si sfideranno all’U-Power Stadium. La sfida è il “derby del cuore” di Galliani e Berlusconi, ma anche mister Nesta incontra un passato di ben 10 anni da calciatore rossonero.
Il Calcio Monza di Alessandro Nesta è atteso dall’ennesimo confronto con una big in un avvio di campionato tutt’altro che comodo e reso ancor più complicato da una rosa da ruotare sempre ridotta all’osso: alle carenze di organico non risolte in fase di mercato si sono aggiunti i continui stop in infermeria per tanti elementi. La prestazione determinata e ordinata fornita al GewissStadium induce all’ottimismo, ma quale Milan calerà all’U-Power Stadium? Le prestazioni dei rossoneri sono altalenanti e la triplice trasferta Monza-Madrid-Cagliari porrà ancora una volta sotto esame O Treinador Fonseca.
Nesta vuole coraggio
L’allenatore biancorosso ha giocato dieci anni esatti a Milano e questo derby targato Berlusconi-Galliani non sarà mai un match qualsiasi: “Ritrovo sempre con piacere le mie ex squadre, anche perché non ho militato in molti club: diciamo che sarà meno semplice trovare lungo il cammino il Montreal e il Chennaiyin... Il Milan? Si parla tanto di Rafael Leao, ma quando lui si accende, si accende il Milan: non ci ha ancora fatto vedere il massimo del suo potenziale, si prende le sue pause durante la gara, ma è un giocatore determinante. Il Milan ha molti ragazzi forti, quindi al Monza servirà coraggio e questo cresce in parallelo ai risultati: se sei ultimo, è normale che il coraggio diminuisce. Il Monza sta crescendo, chiedo ai miei di spaventare gli avversari e di essere coraggiosi palla al piede”.
Derby del Presidente
Il mantra di Silvio Berlusconi è preso a monito: “Il Monza deve crederci sempre, come sosteneva il presidente. Tutti i segreti di Berlusconi sono stati svelati, ciò che è il Milan oggi è merito di Berlusconi: lui avrebbe vissuto bene questa gara così speciale. Ho bene in mente il percorso che è stato fatto: dobbiamo avere il coraggio messo in campo a Bergamo, contro il Venezia abbiamo sbagliato approccio. Serve entrare con la testa giusta per avere poi l’atmosfera giusta 90′”.
Rosa ai minimi
La lingua non può che battere dove il dente duole: il Calcio Monza denota un problema che è soprattutto strutturale. “Non so se sia positivo tornare a giocare subito“ ha continuato il tecnico romano “Quando ci sono tre gare ravvicinate occorre disporre di una rosa lunga; a Bergamo ho ritrovato D’Ambrosio e altre pedine e in futuro Danilo potrà fare il quinto, chissà, ma dietro siamo corti; non ci saranno Forson, Gagliardini, Petagna e Sensi, mentre Birindelli è a disposizione. I problemi oggi sono in mezzo al campo, per proporre un attacco a due punte, e vedo bene Djuric e Maric insieme, ci vogliono più opzioni in quel reparto: se metti avanti, la coperta è corta dietro; due trequartisti cominceranno dal 1′ e due entreranno, aggiungo..”.
Lotta salvezza
In un corpo a corpo che nei bassifondi di classifica accorpa 11 sodalizi in sole 5 lunghezze, è bene che il Calcio Monza abbia chiara una regola, in attesa di essere tanto convinti quanto cinici negli scontri diretti che, a differenza della serata da incorniciare del Bentegodi, hanno lasciato un sapore agrodolce: «Chi va forte gioca, se un ragazzo è sempre sicuro di giocare può avere qualche calo, inconsciamente; contro l’Atalanta Vignato ha disputato un’ottima gara, chi se l’aspettava? Punto a creare una competizione che ci faccia crescere».