Occhio ai “falsi Don” in cerca di finte benedizioni natalizie (e di qualcos’altro)!

Il Natale è la stagione della bontà, delle luci scintillanti e… dei falsi preti? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dalle segnalazioni giunte da Correzzana, Lesmo, Camparada, Gerno e Peregallo.
Il Natale è la stagione della bontà, delle luci scintillanti e… dei falsi preti? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dalle segnalazioni giunte da Correzzana, Lesmo, Camparada, Gerno e Peregallo. Alcuni individui sospetti stanno bussando alle porte dei residenti spacciandosi per sacerdoti della comunità locale, offrendo benedizioni natalizie fai-da-te. Ma attenzione: non hanno nulla a che fare con la parrocchia ufficiale.
“Don Nicola e Don Antonio”? Mai sentiti!
Chiariamo subito il punto: Don Nicola e il “collega” Antonio non esistono nella comunità parrocchiale. I veri sacerdoti incaricati di portare le benedizioni sono Don Mauro e Don Stefano, nomi che, tra l’altro, non sono nuovi a chi frequenta la parrocchia. Quindi, se qualcuno si presenta con un nome diverso, magari abbozzando un sorriso mistico e una boccetta d’acqua santa, è meglio chiudere la porta e avvisare il vicino.
I veri preti non improvvisano. Le benedizioni sono programmate e comunicate con largo anticipo. Non chiedono soldi: un gesto sacro non si paga, e chi vi chiede “un’offerta per la Chiesa” senza essere Don Mauro o Don Stefano, probabilmente sta pensando al suo pranzo di Natale. Il sorriso non basta: anche se portano un rosario in mano, meglio fare attenzione: le imitazioni possono essere davvero convincenti.
Un Natale a prova di truffa
Le autorità locali e la parrocchia raccomandano di stare in guardia e di non esitare a segnalare comportamenti sospetti. Quest’anno, per godere di un Natale davvero sereno, fidatevi solo dei volti noti e delle comunicazioni ufficiali. E se qualcuno suona alla porta dicendo di essere un prete, ricordate: “Don Nicola e Don Antonio” sono solo una leggenda metropolitana… o forse i protagonisti di una storia natalizia che non vogliamo vivere.