Troppi extracomunitari, Trenta chiede controlli a campione in strada e visite in alloggi

4 novembre 2024 | 13:40
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Troppi extracomunitari, Trenta chiede controlli a campione in strada e visite in alloggi
Dal video del consiglio comunale del 28 ottobre 2024

E’ successo a Barlassina durante l’ultimo consiglio comunale: l’interrogazione, “sfogo”, di Claudio Trenta sulla presenza, a suo dire, di troppi extracomunitari sul territorio. L’episodio controverso del voto di giugno raccontato dal barlassinese

Barlassina. “A Barlassina ci sono troppi extracomunitari. Vengono fatti dei controlli? Se sì di che tipo?”. A porre queste domande nell’ultimo consiglio comunale di Barlassina, il consigliere Claudio Trenta. “Un’interrogazione certo, che però è più uno sfogo di un cittadino”, specifica.

Trenta, a distanza di quattro mesi dalle amministrative, mette anche in discussione il voto sostenendo che alcuni cittadini extracomunitari si sono recati alle urne per votare senza però conoscere la lingua italiana: “con quale criterio hanno scelto chi votare?”, chiede alla Giunta. La replica dell’Assessora alla Sicurezza, Serena Ronzoni, Lega: “il colore della pelle e gli indumenti che indossano non cambiano i diritti di una persona”.

L’interrogazione di Claudio Trenta: “controlli a campione in strada”

Riportiamo qui il testo integrale dell’interrogazione presentata dal consigliere Claudio Trenta: “E’ mio timore che sul territorio frequenti uno numero considerevole di persone non regolarmente registrate. Chiedo se vengono fatte visite in alloggi di persone extracomunitarie per verificare se i presenti siano regolarmente dichiarati e se vengono eseguite identificazioni a campione anche in strada di personaggi di evidente origine extracomunitaria”, si legge nel testo.

Controlli extracomunitari a Barlassina: l’episodio durante le votazioni giugno

Il consigliere, poi, racconta un episodio accaduto lo scorso giugno durante le votazioni delle comunali: ” In occasione delle votazioni di giugno sono stato testimone di un fatto a mio parere anomalo. Sei persone di sesso maschile di apparente origine pakistana, vestiti con tuniche, si sono presentati alla sezione uno per votare. Ero rappresentante di lista di quella sezione e chieste informazioni alla presidente di seggio mi diceva che solo uno dei sei conosceva la lingua italiana – dice – Chiedo come sia possibile che queste persone avessero diritto al voto e con quale criterio abbiano scelto come votare”.

La replica dell’assessora Ronzoni

In risposta all’interrogazione, l’assessora alla sicurezza Serena Ronzoni (Lega) ha spiegato che “la polizia locale, in collaborazione con altre forze dell’ordine, effettua regolarmente controlli sul territorio per garantire il rispetto delle normative vigenti.” Questi controlli, ha aggiunto, includono verifiche sulle condizioni abitative di tutti i residenti, senza distinzione di nazionalità, con particolare attenzione a situazioni di sovraffollamento o di carenze igienico-sanitarie.

Controlli extracomunitari a Barlassina Assessora Serena Ronzoni

L’assessora ha sottolineato inoltre che “i cittadini extracomunitari vengono identificati al momento della loro presenza perché dichiarati con appositi moduli” e ha chiarito che le verifiche possono partire da segnalazioni o essere avviate d’ufficio. Ronzoni ha poi precisato: “I colori della pelle o l’abbigliamento non cambiano i diritti di una persona. Se queste persone si sono recate al voto vuol dire che sono iscritte alle liste elettorali del comune, e per farlo vuol dire che sono stati residenti e hanno lavorato per 10 anni in Italia.”

Scambio di battute in consiglio comunale

“Ma come è possibile che dopo 10 anni in Italia, un extracomunitario non sappia parlare italiano?”, chiede a chiusura il consigliere Claudio Trenta. A rispondere, questa volta, il sindaco Paolo Vintani: “ci sono anche italiani che non sanno parlare l’italiano”.