Desio, la Caritas denuncia: “Le agenzie non affittano a stranieri e famiglie con bambini”

23 novembre 2024 | 07:00
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Desio, la Caritas denuncia: “Le agenzie non affittano a stranieri e famiglie con bambini”

Al centro d’ascolto Caritas di Desio arrivano persone con situazioni sempre più complesse. “Molte famiglie vengono sfrattate e non riescono più a trovare una casa” sottolinea la referente Rita Galimberti. “Occorre una riflessione comune”

Sono state 269 lepersone ascoltate e 156 gli interventi economici effettuati nel corso del 2023 dai centri di ascolto Caritas della basilica e della parrocchia di San Giovanni Battista a Desio, secondo i dati diffusi  dalla stessa Caritas. Gli ascolti sono stati in totale 683. Gli interventi hanno riguardato, in particolare, contributi per affitti, per il diritto allo studio, sostegni al reddito e carte prepagate. I numeri sono stabili rispetto agli anni precedenti. Ma ad aumentare sono le complessità delle situazioni. “I problemi sono sempre più difficili da risolvere” spiega Rita Galimberti responsabile del centro di ascolto Caritas della Basilica

I problemi: la casa e l’educazione dei figli

La questione principale riguarda la casa. “Molte persone non sono più in grado di pagare l’affitto e quindi vengono sfrattate. E’ un problema enorme, che porta di conseguenza altri problemi”.  Gli affitti sono sempre più alti e le famiglie fanno fatica a sostenerli. “Il pagamento dell’affitto per molte famiglie equivale al 50 o addirittura 70 per cento dello stipendio. E’ chiaro che non ce la fanno”.  Dopo lo sfratto, i problemi non possono che aumentare. “Quando le persone finiscono in mezzo alla strada, è difficile recuperarle. Le famiglie sfrattate non riescono più a trovare casa”. Le conseguenze sono gravissime. A soffrire di più sono i figli minori. “Il problema è anche educativo. Molte famiglie per pagare l’affitto della casa sacrificano le altre spese, comprese quelle relative all’educazione e alla scuola”. In queste situazioni, spiega la referente della Caritas, ci sono sia italiani che stranieri. “Alcune situazioni sono davvero insostenibili”.

Niente casa agli stranieri e alle famiglie con bambini

Al centro di ascolto arrivano anche tante persone che hanno fatto richiesta d’asilo. “Ultimamente si rivolgono a noi  diversi peruviani e persone originarie del Centramerica. L’iter burocratico per ottenere lo status di rifugiato è molto lungo. Nel frattempo, queste persone hanno bisogno di aiuto”. Cosa si può fare? “Occorre partire dalla questione della casa. Servono abitazioni a canone sociale. Serve,  in generale, una riflessione. I problemi sono molto più complessi rispetto al passato. Non si possono risolvere solo donando un pacco di generi alimentari”. La ricerca di alloggi, spiega la responsabile della Caritas, è una questione molto seria. “Alcune agenzie immobiliari non affittano case agli stranieri e nemmeno alle famiglie con bambini: ce lo dicono chiaramente quando chiediamo informazioni” dice  Rita Galimberti. “Davanti ad una situazione del genere, dobbiamo fermarci tutti e riflettere