Frana a Cornate d’Adda: la Provincia avvia le indagini sul cedimento

14 novembre 2024 | 15:37
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Frana a Cornate d’Adda: la Provincia avvia le indagini sul cedimento
La frana

È tempo di fare chiarezza sulla frana che ha interessato l’alzaia di Cornate d’Adda.

È tempo di fare chiarezza sulla frana che ha interessato l’alzaia di Cornate d’Adda. Dopo mesi di attesa e incertezze, la Provincia di Monza e della Brianza ha preso in mano la situazione, approvando una variazione di bilancio da 30.000 euro per finanziare l’analisi del terreno e scoprire le cause esatte del cedimento, un primo passo fondamentale per il ripristino della storica ciclo-pedonale lungo l’Adda.

Il percorso, noto per il suo valore paesaggistico e turistico, è una delle arterie ciclistiche più apprezzate della zona, conducendo visitatori lungo un tracciato che unisce natura, storia e scorci dipinti anche da Leonardo da Vinci. Tuttavia, le frane di maggio hanno compromesso questo cammino, causando non solo disagi per chi percorre abitualmente la pista, ma anche impatti negativi sugli esercizi commerciali che sorgono lungo il fiume.

Frana alzaia Cornate d’Adda

I tecnici della Provincia hanno già effettuato un primo sopralluogo. Nelle prossime settimane, l’area sarà oggetto di approfondite indagini da parte di specialisti, compreso un geologo che esaminerà a fondo il terreno attraverso perforazioni e carotaggi, raccogliendo dati sulla composizione del suolo e sulla conformazione del fronte di frana. L’obiettivo è duplice: da un lato, determinare le cause precise del dissesto e, dall’altro, formulare un piano d’intervento mirato, con una stima dettagliata dei costi necessari a rendere nuovamente sicura la zona.

Il percorso, oltre a collegare le due centrali idroelettriche Bertini ed Esterle, rappresenta anche un collegamento vitale per la mobilità dolce della zona, valorizzando le colline circostanti e offrendo un’opportunità per un turismo sostenibile. I lavori di ripristino, una volta definiti, saranno fondamentali per restituire agli utenti un tracciato sicuro e per riportare alla piena funzionalità una risorsa tanto amata, contribuendo a ripristinare il legame tra la comunità e il suo ambiente naturale.

In attesa delle conclusioni dei tecnici, l’impegno della Provincia di Monza e della Brianza si conferma concreto e decisivo, volto a risolvere con metodo e visione un problema che, se non affrontato con urgenza, rischia di prolungare ulteriormente i disagi per residenti, escursionisti e turisti.