Smantellata la banda “militare” dei furti in ditta: arresti anche a Monza Brianza

29 novembre 2024 | 13:50
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Smantellata la banda “militare” dei furti in ditta: arresti anche a Monza Brianza
Il materiale sequestrato

L’operazione, nata da un’indagine partita nell’estate del 2022, ha fatto emergere i contorni di una banda composta da 8 moldavi, 3 ucraini e un italiano, accusati di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio.

Un’organizzazione criminale fredda, meticolosa, quasi militare. Così i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno descritto il sodalizio sgominato questa mattina con un blitz coordinato che ha portato all’arresto di 12 persone nelle province di Milano, Monza-Brianza e Parma.

L’operazione, nata da un’indagine partita nell’estate del 2022, ha fatto emergere i contorni di una banda composta da 8 moldavi, 3 ucraini e un italiano, accusati di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio. Il gruppo, specializzato in furti ai danni di aziende del settore logistico, agiva con una precisione inquietante, tanto da portare via in pochi minuti materiale elettronico di valore (cellulari, tablet, notebook), metalli preziosi e abbigliamento di marca.

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UN PIANO PERFETTO

Le loro azioni erano studiate nei minimi dettagli. Blitz notturni della durata di appena 10 minuti, porte d’accesso sfondate con furgoni rubati e strade cosparse di chiodi per bloccare eventuali pattuglie delle forze dell’ordine. Per sigillare il sito del colpo, i ladri usavano automobili rubate, posizionate strategicamente per sbarrare le vie di fuga.

Una volta dentro, mai violenza né armi: una regola ferrea per evitare complicazioni. La merce, caricata in fretta su mezzi rubati, veniva trasbordata poco lontano su veicoli “puliti” e custodita in nascondigli gestiti da membri specifici della banda.

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LA RETE SI STRINGE

Le indagini, condotte con intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di attribuire agli arrestati almeno quattro furti tra dicembre 2021 e ottobre 2022. Il bottino complessivo? Oltre 250.000 euro.

Ma non è tutto: durante le perquisizioni, gli inquirenti hanno trovato un arsenale di attrezzi da scasso e strumenti altamente tecnologici. Tra questi, un jammer per disturbare le frequenze, duplicati di chiavi, centraline modificate e una fiamma ossidrica. Un vero e proprio kit del crimine.

Un cittadino moldavo, non destinatario del provvedimento ma trovato in possesso di un fucile rubato e 11 cartucce, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione abusiva di armi e ricettazione.

IL CAPITOLO FINALE?

L’indagine ha scoperchiato una realtà allarmante: criminali senza scrupoli, ma con un’etica interna quasi surreale. Nessuna traccia di armi nelle rapine, un’organizzazione di stampo paramilitare e una ferrea divisione dei compiti. I 12 arrestati attendono il giudizio del Tribunale di Milano.