Lombardia maglia nera per incremento infortuni sul lavoro

5 novembre 2024 | 17:20
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Lombardia maglia nera per incremento infortuni sul lavoro
Paolo Capone, segretario UGL.

Nei primi mesi del 2024, la Lombardia ha registrato un aumento del 20% di infortuni sul lavoro. Casi mortali anche in Brianza.

Lombardia, maglia nera per incremento di infortuni sul lavoro. La Regione in cui anche la Brianza ha registrato quest’anno numerosi incidenti, anche mortali, è la prima in Italia per aumento di casi nel 2024. Il 20% in più rispetto all’anno precedente. Lo dicono i dati Inail per i primi nove mesi del 2024 che ricordano, ancora una volta, la gravità della situazione in ambito di sicurezza sul lavoro: 433 mila denunce di infortuni e ben 776 casi mortali. A riferire i dati e a commentarli è Paolo Capone, Segretario Generale del sindacato UGL.

INFORTUNI SUL LAVORO: LOMBARDIA +20%

Dall’analisi territoriale che cita, emergono incrementi nel Nord-Ovest (da 202 a 219 denunce), al Centro (da 138 a 151) e nelle Isole (da 66 a 79), e cali nel Nord-Est (da 166 a 162) e al Sud (da 189 a 165). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Lombardia (+20), il Lazio (+17) e l’Emilia-Romagna (+14), mentre per i cali più evidenti il Veneto (-19), la Campania (-13) e l’Abruzzo (-9). “Un aumento inaccettabile che richiede risposte urgenti e incisive – commenta Capone – è allarmante notare come, nonostante alcuni settori mostrino un lieve miglioramento, altri, come le costruzioni e il manifatturiero, vedano un tragico aumento delle vittime. Ogni singolo incidente rappresenta una famiglia devastata, una comunità ferita e un fallimento per il sistema. Non possiamo rimanere indifferenti, è necessario intervenire con forza e urgenza con azioni concrete e immediate. Bisogna aumentare i controlli, investire nella formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, e dotare ogni settore di protocolli di sicurezza aggiornati e stringenti. La sicurezza sul lavoro non è negoziabile. Le istituzioni e le imprese hanno una responsabilità verso ogni singolo lavoratore: garantire che la sicurezza non sia solo un diritto, ma una realtà concreta in ogni ambiente di lavoro”.

Concetti che valgono ancora di più in Lombardia e in Brianza: un 33enne morto a Sovico a giugno e, nello stesso mese, un 25enne di origini straniere deceduto a Brugherio durate un’esplosione in fabbrica, sono solo due degli infortuni drammatici che il territorio della provincia di Monza e Brianza ha registrato nei primi sei mesi dell’anno.