Insegnare italiano agli stranieri e salvare le vite in mare, a Seregno un confronto tra i volontari

La scuola d’italiano per stranieri ha organizzato per domenica prossima un incontro con i volontari di Resq. L’iniziativa, aperta a tutti, segna l’inizio del nuovo anno scolastico ed è un’occasione per salutare i nuovi studenti.
Sono circa 200 le persone che frequentano la scuola d’italiano per stranieri di Seregno, presso la Casa della Carità. Numeri importanti, per un servizio fondamentale di accoglienza e inclusione. Le lezioni, gestite dai volontari, si tengono due volte alla settimana, il martedì e giovedì, sia al mattino che al pomeriggio che di sera. Gli studenti sono sia uomini che donne che ragazzi delle scuole medie o superiori. I volontari sono una cinquantina. La maggior parte di loro si dedica ai corsi di italiano. Ci sono anche volontari che propongono il corso di taglio e cucito, attivo da 10 anni, e il corso di informatica, avviato due anni fa.

Studenti provenienti da tutto il mondo
“La nostra scuola è nata nel 1999 – spiega la coordinatrice Laura Borgonovo – Da tre anni la nostra sede è alla Casa della Carità. I corsi sono sempre molto frequentati, soprattutto quelli serali. Al mattino e al pomeriggio le lezioni sono frequentate in particolare dalle donne e nel pomeriggio dagli studenti delle scuole, che vengono aiutati dai volontari a svolgere i compiti”. I Paesi di origine degli studenti sono vari. “La maggior parte arriva dall’Ucraina, Pakistan, Egitto, Marocco, Bangladesh. Ma ci sono rappresentanti di molti altri Paesi”.

L’incontro con i volontari di Resq
Come sempre, per aprire il nuovo anno scolastico e accogliere i nuovi studenti, la scuola organizza un evento destinato a tutti, non solo ai volontari o a chi frequenta i corsi. Domenica prossima 17 novembre alle 15.30 presso la Casa della Carità, in via Alfieri 17, si terrà un incontro con i volontari della ong Resq per conoscere la loro storia e la loro attività a favore dei migranti. “Il gruppo di Macherio che aderisce al progetto Resq ci parlerà delle attività di salvataggio in mare dei migranti e anche del soccorso prestato al centro diurno di Trieste, lungo la rotta dei Balcani. E’ una realtà diversa dalla nostra, ma legata a noi dal desiderio di impegnarsi per i diritti e il sostegno ai migranti” spiega Laura Borgonovo. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza.