Il nuovo Autodromo di Monza, ecco cosa è cambiato dopo i lavori

I lavori di riqualificazione della pavimentazione di pista e dei sottopassi hanno ringiovanito il terzo circuito permanente più antico di sempre, giocando un ruolo chiave nel rinnovo del contratto con Formula 1.
L’8 gennaio 2024 l’Autodromo Nazionale di Monza è diventato protagonista della sua più importante corsa. È scattato infatti il semaforo verde per il cantiere di riqualificazione e ammodernamento dell’impianto per preservare il patrimonio storico-sportivo del circuito e rispondere ai crescenti standard qualitativi e di sicurezza.
Dopo investimenti complessivi di 21 milioni di euro e sei mesi di cantiere, avviati dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e dal presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, venerdì 30 agosto il teatro delle più famose gesta sportive si è ripresentato a piloti e tifosi più moderno e performante.
I lavori di riqualificazione della pavimentazione di pista e dei sottopassi hanno ringiovanito il terzo circuito permanente più antico di sempre, giocando un ruolo chiave nel rinnovo del contratto con Formula 1.
Il Tempio della Velocità è stato dotato di una pavimentazione flessibile di nuova concezione con demolizione e ricostruzione dei cordoli presenti lungo le curve. Gli interventi di rifacimento hanno riguardato anche il sistema di raccolta delle acque e drenaggio.
Altra priorità è agevolare il deflusso dei migliaia di tifosi e separare il traffico veicolare da quello pedonale: il viale di ingresso da Vedano è stato riqualificato e tre sottopassi, ingresso Santa Maria alle Selve, adiacente alla piscina, e i due che raggiungono viale Mirabello, passando sotto il rettifilo compreso tra variante Ascari e curva Parabolica-Alboreto, sono stati demoliti e ricostruiti mediante ampliamento.
Aggiornamenti che hanno comportato anche un cambiamento di viabilità. Tra Porta Vedano e la curva Parabolica è stato realizzato infatti un nuovo sottopasso per collegare il flusso veicolare, specialmente dei mezzi pesanti, con l’area centrale del circuito. Una nuova rotatoria separerà infatti il traffico diretto al paddock dai camion in direzione Parabolica, mentre per il pubblico sono stati progettati invece nuovi percorsi pedonali in calcestre.
Nuovo asfalto a Monza: piloti pronti alla sfida
I 5.793 metri di asfalto sono stati adeguati alle vigenti normative nazionali ed internazionali tramite il totale rifacimento della pavimentazione della pista e della corsia dei box. Per migliorare le prestazioni e la sicurezza dei piloti sono state corrette le deformazioni della pavimentazione, le ormaie, gli affioramenti di acqua sulla superficie e l’ispessimento del velo idrico. Sul lato interno del circuito è stata realizzata anche una nuova polifora, con attraversamenti ogni 500 metri.
Trattamenti che hanno migliorato il tracciato anche dal punto di vista di geometria e smaltimento delle acque meteoriche: il Tempio della Velocità ha subito infatti una riconfigurazione plano-altimetrica della pista con ridefinizione delle pendenze longitudinali e trasversali. I nuovi cordoli, specialmente nel veloce tratto dell’Ascari, e il loro riadattamento plano-altimetrico metteranno a dura prova i piloti nel tentativo di limare preziosi millesimi dal tempo sul giro, senza dimenticare che in caso di errore non ci sarà più il nero asfalto nelle vie di fuga della Prima e della Seconda Variante: una staccata troppo profonda verrà infatti pagata a caro prezzo con un’escursione in ghiaia.
La riqualifica della sovrastruttura del circuito, mediante l’impiego di miscele ad elevate prestazioni e l’eventuale risanamento del sottofondo ove necessario, ha modificato grip e velocità rispetto all’edizione 2023: nuove condizioni a cui i piloti dovranno adattarsi in fretta anche per la gestione delle gomme.

A 300 km/h ogni errore può avere conseguenze immediate e imprevedibili, per questo “motorsport is dangerous”. L’impegno dell’Autodromo di Monza nel mantenere elevati gli standard di sicurezza è dimostrato infatti con la costruzione di strade di accesso tra le postazioni dei commissari di percorso e la pista: la priorità è garantire la maggiore efficienza e rapidità nelle operazioni di emergenza.
Infine, per definirsi un Autodromo moderno, particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità tecnica, economica e ambientale degli interventi. I materiali impiegati sono infatti ricavati da materie prime rigenerate e rigenerabili con elevate caratteristiche prestazionali. Il minimo sfruttamento delle risorse vergini e il minor impatto possibile sull’ambiente naturale del parco sono in linea con la missione di Formula 1 per la riduzione degli impatti ambientali delle corse motoristiche.