Monza: regolamento Tari pubblicato prima del voto, volano insulti in Consiglio Comunale

29 novembre 2024 | 14:55
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Monza: regolamento Tari pubblicato prima del voto, volano insulti in Consiglio Comunale

Le parole del consigliere hanno acceso gli animi. Il sindaco, Paolo Pilotto, ha respinto le accuse di mala fede, ribadendo il proprio rispetto per il consiglio comunale e invitando Piffer a formulare domande anziché muovere accuse

Monza. Un regolamento che appare già approvato sul sito del Comune prima ancora che il parlamentino cittadino lo discuta e lo voti: questa la vicenda emersa ieri, giovedì 28 novembre, che ha scatenato tensioni e polemiche nell’aula consiliare. Protagonista della denuncia il consigliere Paolo Piffer, capogruppo di Civicamente, che ha portato alla luce un episodio che definisce “gravissimo” e “un’offesa alla democrazia”.

Il consigliere di minoranza, navigando nei giorni scorsi sul sito del Comune, si è accorto che la modifica al regolamento della Tari, che era ancora in attesa di essere discussa, risultava già pubblicata come approvata. “Non si tratta solo di un errore tecnico. È l’ennesima dimostrazione che questa amministrazione considera il consiglio comunale un pro forma, un intralcio inutile”, ha tuonato Piffer in aula.

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Caos in consiglio e accuse reciproche
Le parole del consigliere hanno acceso gli animi. Il sindaco, Paolo Pilotto, ha respinto le accuse di mala fede, ribadendo il proprio rispetto per il consiglio comunale e invitando Piffer a formulare domande anziché muovere accuse: “Non abbiamo dato disposizioni per pubblicare anticipatamente il testo. Indagheremo per capire cosa è successo”, ha dichiarato il primo cittadino, cercando di placare la tempesta politica.

Ma il clima era già esplosivo. A microfoni spenti, il vicesindaco Egidio Longoni avrebbe rivolto parole pesanti nei confronti di Piffer, aggravando ulteriormente la situazione. Di fronte a quella che ha definito una “violenza verbale intollerabile”, il consigliere di Civicamente ha lasciato il consiglio in segno di protesta: Non aveva senso votare un oggetto che era stato già deciso e pubblicato. Quello che è accaduto è l’ennesima dimostrazione della mancanza di trasparenza e rispetto. Ma il vero male del nostro Paese sono i violenti e gli incivili, che dovrebbero stare lontano dalle istituzioni. Invece, restano lì, inamovibili, protetti dall’indifferenza”.

Piffer ha chiesto le dimissioni del vicesindaco e le scuse del sindaco.