Monza, flash mob CGIL per un più giusto sistema fiscale

“Flat tax ed evasione smantellano sanità e istruzione”. Sotto la sede dell’Agenzia delle Entrate CGIL Monza e Brianza si prepara allo sciopero generale di venerdì 29 novembre.
“Flat tax ed evasione smantellano sanità e istruzione”. Recita così lo striscione di Cgil di Monza e Brianza che ieri, 21 novembre, sotto la sede dell’Agenzia delle Entrate a Monza, si è riunita in un flash mob per rivendicare un più giusto sistema fiscale.
“La politica economica del governo è una lunga lista di tagli alla spesa di tutto ciò che è pubblico, senza alcuna seria politica delle entrate. – dichiara WalterPalvarini, segretario generale della Cgil in Brianza – Per questo siamo qui oggi: per ricordare al governo che le tasse non sono un pizzo di Stato, ma sono le risorse che garantiscono i servizi pubblici, la sanità, l’istruzione e che dovrebbero finanziare anche altre partite importanti come la legge sulla non autosufficienza”.

Tanto il rumore generato da manifestanti, tra fischietti e sventolio di cartelloni, per una manifestazione che anticipa una mobilitazione ancora più grande: lo sciopero generale di venerdì 29 novembre. Ovvero, otto ore di stop per cambiare la Legge di Bilancio e richiedere un aumento di salari e pensioni, ma anche finanziamenti per sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali.
L’intervento di Walter Palvarini, Segretario generale CGIL Monza e Brianza
Un flash mob, quello di ieri, come strumento per richiedere una maggiore equità nelle entrate del Paese per ridurre le disuguaglianze e per difendere i servizi pubblici come sanità e istruzione, garantiti rispettivamente dagli articoli n*32 e n*34 della Costituzione. Diritti, come denuncia Walter Palvarini, minacciati da “un’ulteriore riduzione della spesa sanitaria e se nella scuola non si assumono quanti e quante servirebbero”.

Sono state però spese parole anche “contro i continui condoni”, riferendosi alla rottamazione delle cartelle, al concordato e alla pace fiscale, sottolineando la necessità di rivedere il sistema delle aliquote “garantendo una vera progressività come previsto dall’articolo n*53 della Costituzione”.
“Chiediamo di riformare il catasto e rivedere le rendite, di aumentare l’imposta sulle successioni, almeno in linea con il resto d’Europa. – incalza il Segretario generale – Chiediamo l’aumento della tassazione dei dividendi e una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Chiediamo una coerente e seria lotta all’evasione fiscale“.

Un intervento che si chiude con un promemoria sul taglio del cuneo fiscale e IRPEF. Il primo, introdotto con il governo Draghi, ha subito infatti “un ampliamento della platea dei beneficiari, ma nel 2025 coloro che ne usufruivano subiranno una riduzione”. Riguardo l’IRPEF invece è stato ricordato che “i 17 miliardi di maggiori entrate, per il 90% pagate da lavoratori e pensionati, corrispondono ai 17 miliardi di euro necessari per il taglio del cuneo fiscale”.
Tutte motivazioni che verranno ribadite e approfondite durante il corteo a Monza per lo sciopero generale del 29 novembre. Partenza prevista alle ore 9:00 da Piazza Castello per poi arrivare in piazza Roma dove avranno luogo gli interventi e le conclusioni del segretario generale Walter Palvarini.