Monza: rocambolesco inseguimento a folle velocità, arrestate due persone

Quando gli agenti hanno intimato l’alt, il conducente ha risposto accelerando bruscamente, dando il via a un inseguimento a tutta velocità attraverso le vie cittadine.
Monza. Giovedì sera, un’operazione ad alta tensione ha visto protagonisti gli agenti delle volanti della Questura di Monza e della Brianza. Nell’ambito di un controllo del territorio disposto dal Questore Salvatore Barilaro, un veicolo sospetto con a bordo due uomini è stato intercettato in via Borgazzi. Quando gli agenti hanno intimato l’alt, il conducente ha risposto accelerando bruscamente, dando il via a un inseguimento a tutta velocità attraverso le vie cittadine.
Inseguimento e arresto
Dopo un percorso al cardiopalma, durante il quale la prontezza e la professionalità degli agenti sono state messe a dura prova, il veicolo è stato bloccato. I due occupanti, cittadini colombiani di 34 e 25 anni, sono stati tratti in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Durante le perquisizioni, il più giovane dei due è stato trovato in possesso di un passaporto falso, aggravando la sua posizione.
L’indagine ha portato alla convalida degli arresti durante il processo per direttissima, al termine del quale è stata disposta per entrambi la misura cautelare del divieto di dimora nelle province di Monza e Brianza e Milano. In seguito, il Questore Barilaro ha ordinato il trasferimento dei due presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Milano, in attesa dell’espulsione.

Il plauso del Siulp
Giancarlo Baroni, Segretario Generale Provinciale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp), ha espresso grande soddisfazione per l’operazione, sottolineando il valore dell’impegno degli agenti. “Questi giovani operatori – ha dichiarato Baroni – hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e una professionalità esemplare, operando con coraggio per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto della legge, anche a costo di mettere a rischio la loro incolumità”.
Le sfide della Polizia di Stato
Baroni ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulle carenze organiche che affliggono il corpo, in particolare sul territorio provinciale. “Gli agenti operano in condizioni difficili, gestendo non solo il controllo del territorio e l’ordine pubblico, ma anche le complesse attività legate alla legislazione sugli stranieri e al rilascio di documenti amministrativi come passaporti e licenze. Eppure, il loro impegno non viene mai meno”.
Il segretario ha ribadito l’importanza di misure giudiziarie più rigorose e certe per contrastare i reati urbani e le aggressioni ai pubblici ufficiali e agli operatori del soccorso pubblico. “Serve un segnale forte, una tutela adeguata per chi si trova in prima linea a proteggere la comunità”, ha concluso Baroni, ricordando la campagna del Siulp per l’introduzione di uno specifico reato per le aggressioni alle Forze dell’Ordine e agli operatori del pubblico servizio.