Monza, Villa Reale: grande piano per trasformarla in un museo

26 novembre 2024 | 06:39
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Monza, Villa Reale: grande piano per trasformarla in un museo
La Villa Reale di Monza

Bartolomeo Corsini racconta i progetti per il rilancio della residenza storica

La Reggia di Monza, con il suo fascino senza tempo e le testimonianze di un glorioso passato, è al centro di un ambizioso progetto di rilancio culturale. A illustrare questa rinascita è Bartolomeo Corsini, direttore della Villa Reale, che ha condiviso nel corso del consiglio comunale di ieri, lunedì 25 novembre, con entusiasmo le iniziative e le sfide affrontate per riportare questo luogo al centro della scena culturale europea.

Bartolomeo Corsini Villa Reale Monza

Monza, lavori in Villa Reale: tre direttrici per il rilancio

La strategia del consorzio si basa su tre pilastri fondamentali. Valorizzazione e conservazione del patrimonio storico-artistico, con particolare attenzione al restauro e alla creazione di un museo che rappresenti l’identità della Villa. Tutela del patrimonio naturalistico e ambientale, per preservare i giardini e il parco circostante, garantendo l’armonia tra architettura e natura. Promozione del benessere e della cura mentale e fisica, attraverso iniziative che rendano la Villa un luogo aperto al pubblico e adatto a ogni fascia d’età.

“Il nostro obiettivo è che nel 2029, alla scadenza del consorzio, si possano consegnare risultati concreti e tangibili non solo alla città di Monza, ma a tutta la Lombardia e all’Italia,” ha affermato Corsini.

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Restauro e nuovi spazi

Tra i progetti principali, Corsini ha evidenziato il recupero delle 722 stanze della Villa, che si spera possano diventare spazi museali grazie a un percorso di accreditamento già in corso. Una parte cruciale di questo lavoro consiste nel rafforzamento della collezione permanente, con opere donate o concesse in comodato d’uso da artisti di fama internazionale, grazie all’iniziativa Reggia Contemporanea.

Altri interventi di restauro riguardano la Cappella Reale, i muri di cinta del parco, Villa Mirabello, e la Cascina Fontana, il cui tetto sarà completamente rifatto. “Questi lavori, pur sotto la complessità delle gare d’appalto e delle burocrazie, stanno procedendo con un buon ritmo,” ha assicurato Corsini.

Cascina Fontana Parco di Monza mb

Un ingresso per il museo del futuro

Un focus particolare è stato dedicato alla Cavallerizza, un edificio strategico per la Villa. “Se vogliamo che la Villa diventi un museo di livello internazionale, l’ingresso deve essere all’altezza,” ha spiegato Corsini. Il restauro della Cavallerizza è in fase di progettazione, con l’obiettivo di trasformarla in un moderno punto di accoglienza, in grado di gestire l’afflusso di visitatori, anche in vista dell’arrivo della metropolitana linea 4, previsto nei prossimi anni.

Un passato da riscoprire e una rete da valorizzare

Corsini ha sottolineato come, negli anni, gli arredi della Villa siano stati progressivamente spostati verso altre prestigiose residenze, come il Quirinale, il Palazzo Reale di Milano e la Palazzina di Stupinigi. “Attraverso il riallacciamento dei rapporti con il Quirinale e la nostra partecipazione all’Associazione delle Residenze Reali Europee, stiamo creando una rete importante che ci consenta di riportare alcuni di questi arredi alla loro dimora originaria, in comodato d’uso”, ha spiegato Corsini.

Il ritorno di questi pezzi non rappresenta solo un arricchimento estetico, ma anche un tassello fondamentale per il futuro museo della Villa Reale, un progetto che mira a rendere questo luogo una meta imprescindibile per gli appassionati di storia e arte.

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Monza, lavori in corso in Villa Reale e prospettive future

Ad oggi, il consorzio ha completato il 26% dei lavori previsti per la Fase 1 del piano di valorizzazione, con quasi il 50% già appaltato. Tra i progetti conclusi spiccano la messa in sicurezza dell’ala nord e il monitoraggio strutturale delle altre aree. Per i lavori più complessi, come il secondo lotto di Villa Mirabello, si attendono i progetti definitivi.

Corsini ha sottolineato l’importanza della continuità: “Non si tratta di stravolgere ciò che è stato fatto, ma di costruire su basi solide e di incrementare gli sforzi. Il restauro non è un punto di arrivo, ma una base per dare nuova vita a questi spazi.”

L’identità di un luogo come chiave per il futuro

“Restaurare è fondamentale, ma dare un senso agli spazi è ciò che davvero conta“, ha afferma Corsini, sottolineando l’importanza di lavorare sull’identità della Villa. “Questo luogo ha una forza magica, ma porta con sé anche il peso di un passato di abbandono. Dobbiamo rafforzare la sua identità storica e creare un legame emotivo con chi lo visita.”

Un esempio emblematico è Villa Mirabellino, descritta come “un gioiello assoluto di architettura”. La sua ristrutturazione, insieme a quella di altre cascine storiche presenti nel parco, rappresenta una priorità per riportare in vita spazi che rischiano altrimenti di restare dimenticati.

Villa Mirabellino Parco di Monza

Il futuro passa dalla produzione culturale

Oltre al restauro, il direttore punta alla produzione di mostre. Attualmente, la Villa ospita esposizioni proposte dall’esterno, ma l’obiettivo è creare un team interno che possa sviluppare mostre originali. “Le altre residenze reali producono mostre con grande successo: attirano visitatori e creano opportunità di lavoro. Noi dobbiamo fare lo stesso,” ha sottolineato Corsini.

Il percorso non è privo di ostacoli: i limiti di assunzione nel settore pubblico bloccano l’ampliamento del personale del consorzio, che attualmente non supera le 20 unità. Nonostante ciò, Corsini resta ottimista: “Possiamo collaborare con altri enti per progetti specifici e puntare sulla creazione di una collezione strutturata che diventi il cuore pulsante della Villa.”

Dietro ogni progetto c’è una filosofia chiara: rendere la Villa Reale un luogo vivo e partecipato. “Più riusciamo a dare forza a questo luogo, più le persone si appassioneranno e contribuiranno alla sua rinascita,” ha concluso Corsini.

La minoranza insorge: restauri interminabili e progetti incompiuti

“La Villa Reale di Monza non è solo un monumento, è un simbolo. I cittadini meritano un luogo che sia vivo e accessibile, non una promessa eterna. È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti, perché ogni giorno di ritardo è un’opportunità persa per la città, la Lombardia e l’Italia intera” tuonano i consiglieri d’opposizione. “Il Consorzio è stato un disastro dalla sua nascita – ha tuonato il consigliere Gianfranco Maffè – “Ogni 5 anni cambia il sindaco e di nuovo si ricomincia tutto dal principio”.

“Ci avevano promesso un museo all’altezza delle grandi residenze europee, ma finora abbiamo visto solo mostre temporanee e un elenco di arredi che forse torneranno,” il pensiero comune della minoranza. “In futuro si potrebbe pensare di affiancare una Fondazione al Consorzio per il rilancio della Villa. Inoltre perchè non si lavora per attirare nel complesso monumentale una parte dei tifosi che accorrono per vedere il Gran Premio?” ha aggiunto il consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Arbizzoni.

“Il 26% degli interventi completati in anni di attività è poco. E il resto? Se questo è il ritmo, nel 2029, quando scadrà il consorzio, saremo ancora qui a discutere di cosa fare” ha aggiunto, Paolo Piffer di Civicamente.

La Villa Reale di Monza continua a essere al centro del dibattito politico, ma stavolta il tono è rovente.

(in foto: Monza lavori in Villa Reale)