Il comando della Polizia Locale di Monza si respira aria di cambiamento. L’assessore alla Sicurezza, Ambrogio Moccia, ha annunciato in consiglio comunale la revisione del regolamento di polizia urbana, una manovra che mira a rafforzare il controllo su alcune delle zone più sensibili della città. Al centro del progetto, c’è la figura del nuovo comandante Giovanni Dongiovanni, scelto proprio per la sua determinazione e il suo approccio incisivo: una leadership che, stando alle parole di Moccia, ha già iniziato a portare effetti positivi e una maggiore disciplina operativa.
Aree come la stazione ferroviaria, via Italia verso largo Mazzini, piazza Cambiaghi e alcuni giardini pubblici sono state individuate come “zone calde” del degrado urbano, e lì le misure anti-accattonaggio e anti-bivacco saranno applicate con particolare rigore. La stretta sul consumo di alcolici mira a contenere situazioni di disturbo e di insicurezza, specialmente nelle ore serali e nei fine settimana.
Un regolamento atteso da quasi mezzo secolo
L’aggiornamento del 2019 è stato il primo di tale portata dopo quasi 50 anni di normativa invariata. All’epoca, il regolamento ha suscitato forti critiche dall’opposizione, che l’ha definito “ingiusto” e “proibizionista”. In risposta, l’allora assessore alla Sicurezza, Federico Arena, ribadì l’impegno dell’amministrazione a mantenere elevati gli standard di sicurezza: “Gli unici che dovranno preoccuparsi di questo regolamento sono gli sbandati e gli incivili,” dichiarò Arena, motivando la necessità di dotare la Polizia Locale di uno strumento più incisivo per rispondere alle richieste dei monzesi.
Prossimi passi: sanzioni e maggiori controlli
Con il nuovo aggiornamento in corso, la giunta comunale è ora impegnata a stabilire le sanzioni per ogni singola violazione. Una volta delineato il piano sanzionatorio, si prevede che i controlli sul rispetto del regolamento saranno intensificati nelle aree critiche, così da dare ai cittadini la percezione di un ordine effettivamente rafforzato.