Metro a Monza, l’eterna incompiuta? L’amarezza del Comune

Una fitta al cuore per Monza e per chi, nella metro, continua a sperarci.
Una fitta al cuore per Monza e per chi, nella metro, continua a sperarci. Dai meandri della Legge di Bilancio emergerebbe un nuovo taglio,un definanziamento di 7 milioni che sferza il fulcro di un progetto atteso da anni, la realizzazione del polo metropolitano M1-M5 Cinisello-Monza Bettola. Un taglio, che se dovesse andare a segno, colpirebbe come un’ombra che si allunga sui piani di mobilità, rinfocolando i malumori.
A diffondere la notizia è stata Silvia Roggiani, deputata e segretaria del Partito Democratico della Lombardia. Un segnale d’allarme lanciato in una nota stampa, che avverte senza mezzi termini: l’intervento per Monza è segnato da un destino incerto, anzi, sembra sempre più un’opera fantasma. Scomparirebbero 2 milioni dal 2025, altri 2 milioni nel 2026 e un colpo di grazia da 3 milioni nel 2027. Le parole di Roggiani risuonano come un monito: “Questo definanziamento è l’ultimo capitolo di una serie di tagli che colpisce non solo Monza, ma anche altri progetti in Lombardia, come quello della metropolitana leggera di Brescia.”

L’ASSESSORA ZAPPALA’: “AZIONE CORALE PER TUTELARE MONZA”
Ma c’è dell’altro. Il Comune di Monza, alla notizia, non è rimasto in silenzio. “Impossibile nascondere lo stupore davanti alla notizia di ulteriori tagli da parte del governo e della maggioranza che lo sostiene ai danni della nostra città. Avevamo già appreso con amarezza il mancato stanziamento degli importi necessari per il proseguo della M5 fino a Monza in questa finanziaria ma reputavamo inimmaginabile un ritocco anche di cifre già stanziate, su cui chiediamo innanzitutto chiarezza” ha dichiarato ad MBNews l’assessora alla Mobilità, Irene Zappalà.
“Il nostro sindaco e l’amministrazione tutta sono impegnati da tempo in una serrata interlocuzione con gli altri comuni coinvolti e con i rappresentanti istituzionali di tutti i partiti che rappresentano il territorio. Oggi più che mai chiediamo a tutti coloro che, nei loro ruoli istituzionali, hanno a cuore l’interesse della città di contribuire, con un’azione corale, a tutelare gli interessi della città di Monza e di tutti i monzesi, non solo stralciando l’ipotesi del taglio di 7 milioni ma garantendo il massimo impegno nell’integrare a bilancio in tempi rapidi e certi gli importi utili a sbloccare la partita di M5″ ha concluso il neo membro della giunta da Palazzo.
Dietro le parole ufficiali, la realtà sarebbe quella di un Comune che si vede lasciato indietro e il sogno di tanti, troppi cittadini, sfumerebbe ancora una volta. Oggi Monza, con un alone di noir, chiede una mano tesa, ma il messaggio va oltre le apparenze: chiede che tutti i rappresentanti istituzionali, indipendentemente dalle appartenenze, si uniscano per scacciare questa ombra dai progetti della città. La speranza è che l’appello non cada nel vuoto, che questa metro non resti per Monza l’eterno miraggio.