Il mistero dei Templari fermati: servizio sospeso nella cappella della Villa Reale

I Templari, custodi in bianco con croce rossa che tanto avevano incuriosito i visitatori all’inaugurazione della Cappella Reale, riaperta dopo trent’anni, si sono ritirati, suscitando sorpresa e un po’ di mistero.
I Templari, custodi in bianco con croce rossa che tanto avevano incuriosito i visitatori all’inaugurazione della Cappella Reale, riaperta dopo trent’anni, si sono ritirati, suscitando sorpresa e un po’ di mistero. Ma perché i cavalieri, accolti a braccia aperte questa estate per presidiare il parco e fornire accoglienza ai turisti, ora non si vedono più in giro? Tutto risale al 21 giugno scorso, quando il Consorzio Villa Reale e Parco, con a capo il sindaco Paolo Pilotto, aveva siglato un accordo con l’associazione Templari Oggi. Questi avrebbero presidiato la Cappella Reale e Villa Mirabello nei fine settimana, aiutando il pubblico a rispettare i luoghi e a orientarsi con informazioni utili. Un impegno “volontario e non retribuito”, perfetto per un antico ordine cavalleresco.
A meno di due mesi dall’inizio della loro missione, però, qualcosa cambia: Bartolomeo Corsini, direttore del Consorzio, ha annuncia che il rapporto con i Templari è “momentaneamente sospeso” per questioni organizzative e culturali che richiedono un approfondimento.
L’ACCORDO
Il progetto, sostenuto dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, mirava a trasformare la Villa Reale in un polo di attrazione culturale e spirituale. Romani, convinto promotore dell’iniziativa, aveva sottolineato l’importanza di riscoprire luoghi che raccontano le radici cristiane e storiche della comunità lombarda: “Visitare la Cappella di Corte è come fare un viaggio nel tempo, esplorando le nostre radici. Grazie alla collaborazione con associazioni del territorio come i Templari Oggi, stiamo lavorando per trasformare la Reggia di Monza in una destinazione turistica di alto valore aggiunto.”
Il direttore della Reggia, Bartolomeo Corsini, aveva espresso grande soddisfazione per la collaborazione con l’associazione: “Questa iniziativa non è solo una valorizzazione culturale, ma anche una riscoperta del valore spirituale di questi luoghi.”
I Cavalieri Templari non si limitavano a garantire la custodia della cappella, ma intendevano promuoverla come uno spazio di evangelizzazione e di diffusione dei valori spirituali, con particolare attenzione ai giovani. Attraverso il loro servizio volontario, i Templari puntavano a mantenere viva la tradizione cristiana, offrendo una testimonianza di fede e dedizione che va oltre il semplice ruolo di custodi.
LE PAROLE DEL SINDACO
Il progetto aveva già ricevuto numerosi elogi per la sua capacità di unire istituzioni pubbliche e realtà di volontariato in un obiettivo comune: la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale del territorio. Il servizio però non sarebbe definitamente sospeso: a metter tutto in standbay sarebbe la mancanza di un documento che dovrebbe giungere dalla Curia di Milano. “Siamo in attesa che, dopo le dovute verifiche, la Curia si pronunci” ha spiegato il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, durante il consiglio comunale dello scorso lunedì in risposta all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Arbizzoni.
Nell’attesa, resta l’enigma di quali verifiche debbano essere poste in essere dalla Curia dopo un’estate di entusiasmo.