Omicidio Giovanna Chinnici, la sorella accusata di atti persecutori

25 novembre 2024 | 12:00
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Omicidio Giovanna Chinnici, la sorella accusata di atti persecutori
Giovanna Chinnici

La sorella della vittima, 59 anni, si trova ora al centro di nuove accuse: atti persecutori e minacce contro la stessa famiglia colpita dalla tragedia.

Nova Milanese si ritrova ancora scossa dagli echi di un dramma familiare che ha sconvolto la comunità. Dopo l’omicidio di Giovanna Chinnici, accoltellata mortalmente il 23 ottobre scorso dal cognato, Giuseppe Caputo, nel corso di una lite furibonda, la sorella della vittima, 59 anni, si trova ora al centro di nuove accuse: atti persecutori e minacce contro la stessa famiglia colpita dalla tragedia.

funerale giovanna chinnici

UNA TRAGEDIA CHE AFFONDA NEL TEMPO

Secondo quanto emerso dalle indagini, il rapporto tra Giovanna Chinnici e la sorella 59enne era da tempo deteriorato. Dal 2023, le due donne condividevano lo stesso stabile, ma la convivenza si era trasformata in un terreno di conflitti continui. Minacce, molestie e litigi erano ormai all’ordine del giorno, una spirale di tensione culminata nel sangue.

Il marito della 59enne, Giuseppe Caputo, durante una delle tante discussioni, avrebbe impugnato un coltello, colpendo a morte Giovanna e ferendo gravemente la nipote. Arrestato immediatamente, l’uomo è ora detenuto con le accuse di omicidio e tentato omicidio.

NUOVE ACCUSE

Dopo l’arresto del marito, la sorella di Giovanna avrebbe tentato di assumere il ruolo di vittima, sostenendo di essere stata minacciata dai familiari della vittima. Ma le sue dichiarazioni, puntualmente verificate dai Carabinieri attraverso testimonianze e immagini di videosorveglianza, si sarebbero rivelate infondate.

Le indagini avrebbero invece confermato la natura persecutoria dei suoi comportamenti nei confronti della famiglia di Giovanna, portando il G.I.P. del Tribunale di Monza a emettere un’ordinanza cautelare per il divieto di dimora e di avvicinamento alle persone offese.

“L’ordinanza cautelare è stata adottata per garantire la sicurezza delle persone coinvolte e prevenire ulteriori episodi di tensione” si appende dal Comando Provinciale dell’Arma.