La poesia di un cittadino contro Pedemontana

Un cittadino di Lentate sul Seveso ha scritto una poesia di protesta contro Pedemontana, denunciando le conseguenze ambientali e sanitarie del progetto. Un invito a riflettere sul prezzo del progresso
Il progetto dell’autostrada Pedemontana, da anni al centro di dibattiti e proteste, continua a sollevare preoccupazioni tra cittadini, amministratori locali e ambientalisti. Nonostante le promesse di migliorare la viabilità e stimolare lo sviluppo economico, restano irrisolti i dubbi sugli impatti ambientali, sanitari e sociali che questo grande intervento infrastrutturale comporterà, specialmente nelle zone più delicate, come quelle già colpite dal disastro di Seveso del 1976. A mettere in evidenza questi temi è una poesia di protesta scritta da Stefano Galliani, residente a Lentate sul Seveso, che denuncia con forza le contraddizioni del progresso, invitando tutti a riflettere sul futuro delle nostre terre e delle nostre comunità.
La poesia di Stefano Galliani: una riflessione sul futuro del nostro territorio
Abbiamo accettato che i nostri campi fossero contaminati
E ci abbiamo guadagnato
Abbiamo accettato che i nostri boschi diventassero discariche
E ci abbiamo guadagnato
Abbiamo accettato che i nostri fiumi smaltissero liquami
E ci abbiamo guadagnato
Abbiamo accettato che i nostri cari si ammalassero di cancro
E ci abbiamo guadagnato
E adesso
Accettiamo che una strada divori quello che resta del bosco
Accettiamo che le ruspe scavino dove la terra è veleno
Accettiamo che i nostri figli respirino diossina e gas di scarico
Accettiamo di giocare al solito gioco
Credendo alle bugie per poter inorridire di fronte al prossimo disastro
Ricevendo in cambio una nuova cicatrice sul volto
Una trincea dove combattere con le nostre auto
E la promessa di un ulteriore guadagno