Rappresentante sindacale licenziato in tronco: rabbia dei sindacati

Il lavoratore è stato licenziato dalle Officine Metallurgiche Ventura Spa di Lesmo. Fim e Fiom chiedono il reintegro e annunciano mobilitazione.
Rappresentante sindacale licenziato in tronco alle Officine Metallurgiche Ventura Spa di Lesmo: il duro attacco dei sindacati. Un comunicato diffuso oggi, 5 novembre, a firma congiunta di Fiom e Fim, colloca il licenziamento di Massimo Carcano, dipendente storico dell’Azienda dal 1990 e attuale Responsabile Logistica (oltre che delegato della FIOM CGIL Monza Brianza), in un “contesto di tensione e di scarsa trasparenza nelle relazioni sindacali, da quando il gruppo Eusider ha acquisito Ventura. Negli ultimi mesi, infatti, le relazioni tra il management del gruppo Eusider e le organizzazioni sindacali si sono deteriorate sensibilmente quando, per esempio, l’Azienda ha trasferito arbitrariamente i dipendenti, trascurando le comunicazioni sindacali e imponendo cambiamenti in maniera unilaterale”. Il comunicato annuncia anche assemblee per domani, 6 novembre, per valutare eventuali azioni sindacali.
Secondo Fim e Fiom, il licenziamento del delegato Massimo Carcano, avvenuto tramite una semplice comunicazione, rappresenta un “attacco inaccettabile al ruolo dei rappresentanti sindacali”. Con un passaggio ancora più esplicito: “Ci si domanda se l’impegno sindacale di Carcano sia il vero motivo di questa scelta aziendale e non la riorganizzazione. Sarebbe un fatto gravissimo! FIOM CGIL e FIM CISL territoriali denunciano con fermezza questo atto e dichiarano che non resteranno indifferenti”.
Carcano sarebbe stato licenziato “per motivo oggettivo ai sensi e per gli effetti dell’art. 7” , ma i sindacati contestano l’azione delle Officine Metallurgiche Ventura Spa di Lesmo: “La procedura di licenziamento per motivo oggettivo di un delegato prevede che l’azienda chieda all’organizzazione sindacale di appartenenza del lavoratore un nullaosta preventivo”, denunciano Biagio Bonomo e Francesca Melagrana, rispettivamente funzionari FIOM CGIL e FIM CISL territoriali, che aggiungono: “Non solo questo non è avvenuto, ma al lavoratore che nella giornata di ieri, lunedì 4 novembre, si è recato in azienda come tutti i giorni lavorativi, è stata consegnata a mano la lettera di licenziamento ed è stato poi accompagnato alla porta”.
In chiusura, la richiesta di immediato reintegro e l’annuncio, in caso contrario, di una mobilitazione.
Nella giornata di oggi non è stato possibile contattare l’azienda per un commento.