Rita Capurro, intervista alla nuova direttrice del Museo e Tesoro del Duomo

18 novembre 2024 | 08:31
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Rita Capurro, intervista alla nuova direttrice del Museo e Tesoro del Duomo
Rita Capurro, la nuova Direttrice del Museo e del Tesoro del Duomo di Monza

La studiosa è in carica dall’1 settembre. In quest’intervista racconta ad MBNews le sue prime impressioni e i progetti per valorizzare un’istituzione nata nel 1963. Dalla collezione alla mummia di Estorre Visconti.

Monza.  È più facile costruire qualcosa da zero o lavorare per migliorare una base che ha già una lunga storia e un valore riconosciuto? Rita Capurro, dall’1 Settembre nuova Direttrice del Museo e Tesoro del Duomo di Monza, questa domanda probabilmente se la sarà posta diverse volte negli ultimi mesi. Anche perché Capurro, 56 anni, genovese da oltre 20 anni trapiantata a Milano, conosceva da tempo questa istituzione nata nel 1963 come Museo Serpero ed oggi gestita dalla Fondazione Gaiani.

Però trovarsi al timone del Museo e Tesoro del Duomo di Monza, dopo una carriera fondata, tra le altre cose, sullo studio dei beni ecclesiastici e l’insegnamento in Bicocca in “Turismo e patrimonio religioso”, è, comunque, un’altra cosa. Nonostante ciò, Rita Capurro, con la collaborazione di uno staff tutto al femminile scelto da Titti Gaiani, presidente della Fondazione, nei due mesi e mezzo dalla sua nomina ha già pensato e messo in campo una serie di iniziative.

NON RIUTILIZZARE FOTO COPERTA DA COPY Museo del Duomo di MonzaSala del Rosone, veduta generale, Museo e Tesoro del Duomo di Monza. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza/foto Piero Pozzi

L’OBIETTIVO

Dal rilancio della collezione del Museo e Tesoro del Duomo di Monza, riconosciuta da Regione Lombardia ma anche a livello internazionale, all’implementazione degli strumenti di ricerca e comunicazione. Fino all’apertura verso la cittadinanza per allargare il proprio pubblico, attraverso l’incontro con le associazioni, le istituzioni e chi si occupa di turismo.

Queste sono solo alcune delle linee programmatiche della nuova Direttrice. Che, senza stravolgere l’esistente, come spiega ad MBNews, “si sta muovendo seguendo la politica dei piccoli passi“. E allora più che la risposta alla domanda iniziale proviamo a capire il presente, ma soprattutto il futuro prossimo, del Museo e Tesoro del Duomo di Monza.

L’INTERVISTA A RITA CAPURRO 

Direttrice Capurro, lei è in carica dall’1 settembre. Come è arrivata al vertice del Museo e Tesoro del Duomo di Monza?

Sono stata scelta, con un mandato triennale rinnovabile, dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Gaiani, che è l’organo di gestione di questa istituzione che mette insieme arte, storia e religione. Nella primavera di quest’anno ci sono stati i primi contatti, nell’estate sono venuta più volte a Monza per vedere il funzionamento del Museo e Tesoro del Duomo e poi dall’1 settembre sono operativa a tutti gli effetti.

NON RIUTILIZZARE FOTO COPERTA DA COPY Museo e Tesoro del Duomo di MonzaProduzione tardo romana, Chioccia con sette pulcini, lamina d’argento su anima di legno, gemme e vetri, basamento di rame dorato, IV-VII secolo, Museo e Tesoro del Duomo di Monza. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza/foto Raffaello Brà

Da studiosa dell’arte, soprattutto ecclesiastica, conosceva già la collezione del Museo e Tesoro del Duomo di Monza ed apprezza in particolare la Chioccia con i pulcini. Ora che lo dirige quali sono le sue prime impressioni?

Prima di tutto ritengo che sia necessario entrare in punta di piedi in un’istituzione come questa e poi cominciare a preparare una strategia. Da queste prime battute, comunque, sono rimasta favorevolmente colpita dal fatto che non c’è mai stato un vuoti di visitatori in questi mesi.

D’estate, infatti, c’erano soprattutto turisti, anche stranieri, che avevano il desiderio di conoscere o rivedere il Museo. Da settembre in poi è cominciato l’afflusso dei gruppi provenienti dalle scuole. Tra gli elementi positivi anche la presenza di uno staff, composta da otto donne me compresa, che è integrato, appassionato e molto attento alle relazioni con il pubblico.

LE AZIONI

Come sta cercando di muoversi dal punto di vista operativo in questi primi mesi?

Ho intenzione di lavorare sulla collezione del Museo e Tesoro del Duomo, sugli aspetti della ricerca e sulla comunicazione, sfruttando gli strumenti a nostra disposizione per un rapporto più costante con i mass media. Inoltre stiamo approfondendo i contatti con le associazioni, con chi si occupa di turismo e con le guide per unire le forze e aprirci non soltanto ad un pubblico abituale.

NON RIUTILIZZARE FOTO COPERTA DA COPY  Museo e Tesoro del DuomoMostrogota e carolingia, Corona Ferrea, oro, gemme, smalti e un anello metallico, V-IX secolo; Cappella di Teodolinda, Duomo di Monza. © Museo e Tesoro del Duomo di Monza/foto Raffaello Brà

E dal punto di vista istituzionale quali novità?

Abbiamo aderito al City Pass che unisce il Comune di Monza e quello di Milano con un biglietto cumulativo che permette di visitare diversi musei e monumenti e di spostarsi con i mezzi pubblici. Facciamo parte anche della carta dei musei della Lombardia e del passaporto dei musei della città di Monza.

I PROGRAMMI

Direttrice Capurro, ilMuseo e Tesoro del Duomo di Monza ha in corso un’interessante iniziativa con Vigevano. Di cosa si tratta?

Il Museo del Duomo di Vigevano possiede una tavola lignea che fa parte di un polittico di Stefano De Fedeli di cui noi abbiamo le altre due tavole lignee, i santi Pietro e Paolo e le decollazione di San Giovanni. In un progetto di coerenza stilistica e produttiva sono in prestito fino a fine anno a Vigevano e da gennaio fino ad aprile tutte e tre le tavole lignee saranno in esposizione a Monza nella Sala del Rosone del nostro Museo.

Tra pochi giorni, invece, il 24 novembre, collaborate con la Delegazione territoriale del Fai per l’apertura della Chiesa di San Maurizio. Cosa accadrà?

Ci piace portare avanti proposte che partono da noi, ma anche quelle che sono il frutto del pensiero di altri. Ecco perché abbiamo deciso di appoggiare l’idea del Fai, che anche l’Arciprete del Duomo di Monza ha abbracciato, di aprire la Chiesa di San Maurizio e candidarla tra i Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.

 NON RIUTILIZZARE FOTO COPERTA DA COPY  Museo e Tesoro del DuomoCappella di Teodolinda, veduta generale dell’interno; Duomo di Monza.
© Museo e Tesoro del Duomo di Monza/foto Piero Pozzi

Con lo stesso spirito di collaborazione, sempre all’insegna della promozione dell’arte e del territorio, cosa farete a dicembre con l’associazione Facciavista?

Ospitiamo due bozzetti dell’artista Marco Carnà, che ha realizzato le vetrate del Duomo di Monza. A dicembre Facciavista, con i suoi ragazzi autistici, li presenterà e successivamente lavorerà anche ad una guida. Questo è solo un esempio della nostra volontà di aprirci sempre di più alla città di Monza nelle sue tante sfaccettature.

LE IDEE

Guardando al prossimo futuro, Direttrice Rita Capurro, cosa si prevede nel 2025 del Museo e Tesoro del Duomo di Monza?

Oltre a quella delle tavole lignee di Stefano De Fedeli, ci saranno altre due esposizioni temporanee, una prassi che abbiamo intenzione di consolidare. Inoltre vogliamo puntare sui servizi educativi. Non soltanto le visite guidate, ma anche i laboratori e altre iniziative integrate nell’attività scolastica.

Il prossimo anno dovrebbe segnare novità importanti anche per la mummia di Estorre Visconti, una presenza che soprattutto i monzesi di una certa età ricordano bene. Cosa succederà?

Capita abbastanza spesso che i visitatori localo ci chiedano della mummia, che in tanti ricordano chiusa in un armadio del “Chiostro dei morti”. Il team di studiosi dell’Università di Milano e della Bicocca che sta indagando sul corpo di San Gerardo, da diversi mesi si sta occupando anche di Estorre Visconti.

Le analisi scientifiche ci stanno restituendo dati interessanti sulla figura di quest’uomo del XV secolo, su cosa mangiava, sulla vita che conduceva e sulle malattie che lo hanno colpito. Stiamo studiando anche la collocazione da dare alla mummia nel percorso espositivo all’interno del Duomo. Entro la fine del 2025 ci saranno dei piccoli cambiamenti che saranno annunciati quanto prima.