L’eccellenza di Monza vola a Madrid: il Saint tra i protagonisti del World’s 50 Best Bars

Il Saint di Monza, guidato da Gabriele Viola-Boros e sua moglie Stefania Aliprandi, ha partecipato come unico ospite fuori concorso al prestigioso evento World’s 50 Best Bars di Madrid. Un successo costruito su passione, ospitalità e una squadra di giovani talenti brianzoli che portano l’eccellenza locale a un livello internazionale.
Monza. Il Saint, ristorante e cocktail bar nel cuore di Monza, continua a raccogliere successi e a imporsi come punto di riferimento nel mondo dell’hospitality. Dopo aver rappresentato l’Italia al Roma Bar Show 2023 e aver preso parte al prestigioso evento World’s 50 Best Restaurants di Valencia, il Saint ha raggiunto un nuovo traguardo con la recente partecipazione come ospite speciale, unico locale fuori concorso, a The World’s 50 Best Bars di Madrid. Fondato e gestito con passione da Gabriele Viola-Boros e Stefania Aliprandi, il Saint è molto più di un semplice locale: è una celebrazione dell’arte dell’accoglienza, che punta a offrire un’esperienza unica e ad ampliare i confini della mixology brianzola a livello internazionale. In questa intervista, Gabriele ci racconta il percorso e la filosofia che hanno portato il Saint a diventare una vera eccellenza nel settore, mettendo in risalto il valore di una squadra di talento, interamente “made in Brianza”.

Intervista a Gabriele Viola-Boros, titolare del Saint di Monza
Un’altra medaglia al petto per il Saint di Monza: dopo aver partecipato al Roma Bar Show 2023, come ospite speciale al World’s 50 Best Restaurants di Valencia ed essere entrati nella Guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso, si aggiunge ora la partecipazione speciale a The World’s 50 Best Bars di Madrid. Qual è il segreto del vostro successo?
“Il segreto del nostro successo, mio e di mia moglie Stefania Aliprandi, credo stia in una passione autentica che ci unisce da oltre vent’anni e che trova la sua espressione nell’arte dell’accoglienza. ‘Hospitality’, come si dice in inglese, va oltre l’ospitalità tradizionale: è un impegno profondo nel far sentire le persone a casa, che siano i nostri clienti, i collaboratori o i partner. Al Saint abbiamo sempre creduto che l’ospitalità sia molto più di un semplice servizio; è l’arte di creare un legame autentico, facendo sì che chiunque varchi la nostra soglia possa sentirsi accolto come un amico di lunga data.
Dedichiamo ogni giorno l’attenzione e la cura necessarie per valorizzare la vera risorsa del nostro settore: le persone. Ricerchiamo e coltiviamo non solo la qualità dei prodotti e del servizio, ma anche quella dei rapporti umani, un elemento che distingue chi lavora in questo settore per passione da chi lo fa solo per profitto. Credo che il raggiungimento dei traguardi dipenda dall’amare ciò che si fa e trasmetterlo costantemente a tutti i nostri collaboratori. La nostra ‘ricetta’ è passione, costanza e curiosità, con una voglia incessante di migliorarsi giorno dopo giorno. Per noi, l’eccellenza è il frutto di una combinazione di passione, ascolto dei clienti e un impegno costante nel migliorare.”
Il Saint è situato nel cuore di Monza, ma punta ad andare oltre i confini della città. Nel dietro le quinte della vostra scalata al successo, però, c’è uno staff 100% made in Brianza. Vuole raccontarci della sua squadra?
“Crediamo molto nei giovani talentuosi e la nostra Brianza è ricca di talenti da scoprire. Grazie al progetto Saint, alcuni di loro possono finalmente brillare e farsi notare anche a livello internazionale, senza dover lasciare Monza. La squadra è capitanata da Nicolò Centemero, general manager e nostro collaboratore storico, che lavora al nostro fianco con entusiasmo e uno spirito critico che ci stimola e ci tiene vivi. Spesso, è lui a riportarci con i piedi per terra mentre io e Stefania, forse per natura, siamo inclini a voli pindarici verso i nostri sogni.
Insieme a Nicolò, il cuore pulsante del nostro bar è rappresentato da Greta Minotti e Giorgia Bertolini, rispettivamente bar manager e head bartender. Giovani, ambiziose e incredibilmente competenti nel campo della mixology e dell’ospitalità, incarnano l’innovazione e la qualità che desideriamo per il Saint. La prossima settimana saranno ospiti ad Atene per una collaborazione speciale in uno dei locali più prestigiosi della capitale greca, un riconoscimento del loro talento che ci rende molto orgogliosi.
Raoul Tropiano, manager e bartender di Liquors, il cocktail bar storico del nostro gruppo BarLegend, contribuisce come esempio di impegno e resilienza, gestendo il Saint bar nella lounge Rinascente dell’U-Power Stadium e rappresentando Saint in un contesto d’eccezione come hospitality partner per l’AC Monza.
Infine, Maria Cristina Galimberti, la nostra head chef, incarna l’essenza della cucina padana, con radici tra Lombardia e Piemonte. Ha un sorriso che illumina la brigata e una determinazione che l’ha guidata fino a diventare leader in una cucina innovativa, aperta tutto il giorno, tutti i giorni.”
Infine, Beppe Mancini, bartender di fama internazionale nonché nostro partner con il suo VETZ Aperitivo. Lui lo definiamo “l’uomo Saint al di fuori di Saint” che arricchisce il nostro team con la sua esperienza e creatività di Bartender, sempre pronto a mettere in campo idee nuove per offrire un’esperienza unica ai nostri clienti durante gli eventi DISCOLEGEND, tutti i venerdì sera con dj set anche internazionali al Saint.
Il grazie più grande va a nostro figlio Gregorio, il nostro “collaboratore più giovane”, che da 15 anni, rappresenta il nostro più grande successo e che in più di una occasione ha rappresentato l’origine delle nostre idee imprenditoriali più belle.
Lo scorso 22 ottobre si è svolta quella che, per i professionisti del settore, è considerata la notte degli Oscar per il mondo dei cocktail bar. Cosa ha significato per voi partecipare come unico locale fuori concorso al The World’s 50 Best Bars di Madrid?
“Sicuramente è stato un grande onore per tutti noi, soprattutto perché siamo fieri di mostrare la nostra Monza oltre i suoi confini. È stata una serata speciale in cui abbiamo incontrato amici e colleghi con cui collaboriamo tutto l’anno, in un contesto di relax. È sempre bello bere un cocktail con i migliori bartender del mondo, confrontarsi sulle nuove tendenze, ascoltare e imparare qualcosa di nuovo.”
Raccontare successi e traguardi è bello e facile, ma per arrivare a certi livelli sicuramente c’è tanto lavoro dietro. Come è arrivato il Saint ad essere un locale d’eccellenza?
“Come in tutte le imprese speciali, dietro c’è una grande squadra e un grande lavoro. Dal primo giorno è stata chiara la strada da percorrere: mettere il cliente al primo posto, farlo sentire a casa e benvenuto. Grazie al nostro team, il Saint non è solo un locale, ma una vera e propria esperienza, costruita con l’impegno, la dedizione e l’energia di persone straordinarie con cui condividiamo sogni e visioni.”
The World’s 50 Best Bars di Madrid: punto di arrivo o punto di partenza?
“Partecipare come ospiti a The World’s 50 Best Bars di Madrid è per noi un onore, ma soprattutto un punto di partenza. Il nostro obiettivo è ambizioso: lavorare con impegno per, chissà, partecipare un giorno non solo come ospiti, ma come cocktail bar in concorso e essere riconosciuti tra i migliori al mondo. Sentirsi ‘arrivati’ significherebbe smettere di crescere e imparare, e questa non è la nostra filosofia. Vediamo ogni traguardo come una nuova opportunità per migliorare, innovare e offrire esperienze sempre più straordinarie ai nostri clienti.”