Monza, i penalisti in sciopero contro il nuovo “pacchetto sicurezza”

4 novembre 2024 | 06:39
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Monza, i penalisti in sciopero contro il nuovo “pacchetto sicurezza”
Tribunale di Monza

La Camera Penale di Monza incrocia le braccia contro il nuovo pacchetto sicurezza annunciando l’adesione all’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie nei giorni 4, 5 e 6 novembre in segno di protesta

Monza. La Camera Penale di Monza incrocia le braccia contro il nuovo pacchetto sicurezza annunciando l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie nei giorni 4, 5 e 6 novembre in segno di protesta. L’iniziativa, promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI), è stata ufficializzata in una delibera del 17 ottobre 2024, dove si chiariscono le ragioni di tale scelta e si denunciano le “disposizioni ritenute lesive di principi fondamentali della giustizia e della libertà dei cittadini“.

Il Decreto Sicurezza, come espresso dalla Giunta dell’UCPI, è considerato da molti penalisti una minaccia all’equilibrio tra autorità statale e libertà individuali. “Le nuove norme prevedono l’introduzione di reati inediti, fino ad ora non considerati offensivi, e un aumento significativo delle pene in un’ottica di tutela unilaterale delle forze dell’ordine. Tra i punti critici, vi è la “concessione alla Polizia giudiziaria di utilizzare armi non ufficiali, oltre a nuove limitazioni per l’accesso a benefici penitenziari” spiegano.

Gli avvocati penalisti evidenziano che queste misure non solo aumentano il divario tra i diritti dei cittadini e i poteri dello Stato, ma instaurano, a loro avviso, una percezione della sicurezza basata su un’esigenza amplificata e orientata a ridurre le libertà individuali. L’UCPI sottolinea come tali riforme possano alterare le relazioni tra i cittadini e le istituzioni, spostando il focus della giustizia dal principio di libertà a quello di autorità.