Scopri come scegliere il conto deposito giusto per te

Se si cerca uno strumento finanziario che combini gli obiettivi di risparmio e investimento, il conto deposito può essere oggetto di valutazione.
Il conto deposito è una forma di conto bancario che ha come obiettivo principale il risparmio e come tale può essere anche uno dei prodotti da considerare qualora si voglia costruire un portafoglio di investimenti diversificato (ovvero con prodotti finanziari di vario tipo caratterizzati da profili di rischio diversi).
Non si deve confondere il conto deposito con il conto corrente, un’altra tipologia di conto bancario che però ha funzionalità e obiettivi diversi; sono due strumenti finanziari che possiamo definire come complementari.
Se quindi si cerca uno strumento finanziario che combini gli obiettivi di risparmio e investimento, il conto deposito può essere oggetto di valutazione.
Cos’è esattamente un conto deposito?
Il conto deposito è un conto bancario che si caratterizza per l’offerta di un tasso di interesse attivo che può essere più o meno elevato. Sulle somme depositate maturano quindi interessi attivi che incrementano il capitale. Diversamente dal conto corrente, l’operatività dei conti deposito è alquanto limitata: le uniche operazioni possibili sono infatti i versamenti e i prelievi. Non è previsto per i conti deposito il cosiddetto scoperto di conto (fido bancario), possibilità che invece è contemplata dai conti correnti. Solitamente, i conti deposito sono prodotti zero spese.
Conto deposito: vincolato o non vincolato?
Nella pratica bancaria si distinguono conti deposito vincolati e conti deposito liberi (non vincolati).
I contratti relativi ai primi prevedono che le somme depositate potranno essere prelevate soltanto quando si arriverà a una determinata scadenza (6, 12, 24, 36 mesi ecc.); se non si rispetta il vincolo sono previste penali e/o riduzioni del tasso di interesse.
Nel caso dei conti di deposito liberi, invece, non sussistono vincoli relativi al prelievo e si è liberi quindi di movimentare le somme depositate in qualsiasi momento. Non vengono mai applicate penali, ma alcune banche riducono il tasso di interesse attivo, mentre altre lo lasciano comunque invariato.
Il tasso di interesse
Le proposte di conti deposito sono di norma diverse tra banca e banca e quindi potranno esserci offerte più o meno remunerative di altre.
Se non indicato diversamente, il tasso di interesse attivo che viene pubblicizzato è lordo; per ottenere quello netto si deve tenere conto della ritenuta fiscale del 26%. Il titolare si vedrà accreditati gli interessi netti; è infatti la banca che effettua il calcolo e provvede al versamento di quanto dovuto all’erario.
Per quanto i conti deposito siano prodotti zero spese, la legge prevede un’imposta di bollo che sarà calcolata in misura proporzionale pari al 2 per mille della giacenza disponibile. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche è previsto un limite di 14.000 euro, mentre nessun limite è contemplato qualora il titolare del conto sia una persona fisica.
Come si sceglie un conto deposito?
I prodotti proposti sono numerosi. Ovviamente è importante considerare il tasso di interesse attivo offerto; più è elevato, maggiori saranno gli interessi che matureranno.
Si dovrà poi valutare se scegliere un conto deposito vincolato oppure uno libero. È possibile che i primi, data l’esistenza di un vincolo, siano leggermente più remunerativi rispetto a una proposta che non prevede tale limitazione.
Qui entrano in gioco valutazioni strettamente personali; se si preferisce una maggiore flessibilità nella movimentazione delle somme, il conto deposito libero è una scelta più opportuna. Vale però la pena confrontare fra loro le varie offerte di conti non vincolati e verificare se alcuni riducono o meno il tasso di interesse qualora si effettuino dei prelievi entro una determinata scadenza.
Un consiglio che si può dare, valido in generale, è quello di leggere con attenzione i termini contrattuali delle varie proposte.