Maxi-sequestro di rifiuti (anche pericolosi): scoperte due discariche abusive con oltre 5.000 tonnellate di materiale

14 novembre 2024 | 09:20
Share0
Maxi-sequestro di rifiuti (anche pericolosi): scoperte due discariche abusive con oltre 5.000 tonnellate di materiale
Il sequestro

Sequestrate in Brianza oltre cinquemila tonnellate di rifiuti misti, speciali e pericolosi. Denunciati tre responsabili alla Procura della Repubblica di Monza per reati ambientali.

Seregno. In una vasta operazione il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza Brianza ha portato alla luce uno dei più grandi sequestri di rifiuti illeciti degli ultimi anni nel cuore della Brianza. Due enormi aree di stoccaggio, nascoste in zone periferiche di Seregno, sono state trasformate in discariche a cielo aperto, nascondendo sotto cumuli di macerie e detriti oltre 5.000 tonnellate di rifiuti, pericolosi e non, accumulati senza autorizzazione e in barba alla legge.

L’operazione, parte di un dispositivo messo a punto dal Comando di Monza Brianza a inizio anno, ha coinvolto anche la Polizia Locale di Seregno, impegnata con le Fiamme Gialle in una complessa mappatura preventiva del territorio. Sorvegliando dall’alto e indagando a fondo grazie all’impiego di droni, le forze dell’ordine hanno potuto individuare le due aree, ciascuna di oltre 2.200 metri quadrati, che nascondevano dietro una parvenza di normale attività industriale un’impressionante mole di rifiuti ammassati senza alcuna forma di controllo.

seregno sequestro rifiuti

Il rinvenimento: una “miniera” di rifiuti speciali e pericolosi

L’ispezione si è rivelata un viaggio tra materiali industriali abbandonati, scarti edilizi e perfino macchinari dismessi. Tra gli oggetti ritrovati: un muletto, veicoli in disuso, batterie, pneumatici, attrezzature elettriche, fusti contenenti solventi e vernici, lastre di cemento, triturato di marmo e innumerevoli sacchi di rifiuti domestici abbandonati. Vi erano anche componenti termotecnici, tra cui caldaie e scaldabagni, e oggetti di uso quotidiano ormai ridotti a rifiuti. In totale, una massa di detriti pericolosi per la salute pubblica e per l’ambiente, tra cui figuravano scarti di vetro e materiale isolante, lasciati all’aperto senza alcuna protezione o separazione.

Ogni cumulo, esaminato e catalogato dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza, ha svelato uno scenario da incubo ambientale, tra materiali di difficile smaltimento e rifiuti industriali in potenziale decomposizione.

Tre denunciati per gestione illecita e abusivismo

Il lavoro investigativo ha permesso di identificare tre presunti responsabili, tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Monza. Uno di essi dovrà rispondere non solo di attività di gestione illecita dei rifiuti, ma anche di abusivismo edilizio: infatti, nel tempo, avrebbe illecitamente esteso i confini della propria proprietà, inglobando una porzione di terreno comunale in un atto di vera e propria occupazione abusiva.

La messa in sicurezza dei siti e i rischi per l’ambiente

L’intervento delle forze dell’ordine non si è limitato al solo sequestro: sono ora in corso accertamenti per garantire la messa in sicurezza dei siti e verificare, con il supporto di tecnici specializzati e degli enti locali competenti, eventuali contaminazioni ambientali. Lo stoccaggio incontrollato di tali quantità di rifiuti misti rappresenta infatti un serio rischio per il suolo e le falde acquifere del territorio brianzolo, e l’intervento mirato della Guardia di Finanza è ora finalizzato a prevenire ulteriori danni alla salute dei cittadini e alla natura.

L’azione delle Fiamme Gialle, coordinata dal Comando Provinciale di Monza, rappresenta l’ennesima dimostrazione della loro attenzione verso le problematiche ambientali e la legalità economica, in un territorio come la Brianza, da sempre soggetto a pressioni industriali e ambientali.

Non è la prima volta che la Guardia di Finanza brianzola si trova ad affrontare operazioni di questo tipo, ma l’estensione dei siti e la quantità di rifiuti sequestrati fanno di questa operazione un caso eccezionale.