Tra mura fatiscenti e fili scoperti, la Polizia Locale svela il covo degli spacciatori

Nelle prime ore del mattino, in una Seregno ancora addormentata, la Polizia Locale ha condotto un maxi blitz nell’area dell’ex Parà.
Nelle prime ore del mattino, in una Seregno ancora addormentata, la Polizia Locale ha condotto un maxi blitz nell’area dell’ex Parà. La cornice è quella di un edificio abbandonato, già noto per le occupazioni abusive. 13 operatori, ufficiali e agenti – insieme all’unità cinofila della Polizia Locale di Monza, pronta a cogliere ogni traccia di droga nell’aria – si sono addentrati nella struttura in rovina. Tra giacigli improvvisati e cumuli di rifiuti, quattro uomini di nazionalità marocchina, senza permesso di soggiorno, che si arrangiavano in alloggi di fortuna.
Un’intensa indagine interna ha rivelato che l’edificio era ben più di un rifugio fatiscente fatto di intricati allacci abusivi di cavi elettrici, collegati rudimentalmente alla rete di pubblica illuminazione. Questo collegamento illegale rappresentava un grave rischio di incendio a causa della precarietà e dell’elevato carico di tensione. Tecnici della società UNARETI, allertati dagli agenti, hanno confermato la pericolosità della situazione e provveduto a disconnettere immediatamente l’allaccio abusivo.

Oltre al pericolo elettrico, è stato accertato che l’edificio fungeva da centro per attività illecite legate allo spaccio e al consumo di stupefacenti. Grazie al supporto dell’unità cinofila, sono stati sequestrati circa 160 grammi di hashish, nascosti in vari punti dell’immobile. Gli agenti hanno inoltre confiscato diversi telefoni cellulari e tre coltelli con lame di oltre 25 cm, intrise di sostanze stupefacenti, presumibilmente usati per il taglio dei panetti di droga.
I quattro uomini, dopo il fotosegnalamento presso la Questura di Monza, sono risultati destinatari di provvedimenti di espulsione e con precedenti specifici per reati legati a detenzione e spaccio di stupefacenti. Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per furto di energia elettrica e occupazione abusiva, reati aggravati dalla circostanza di averli commessi in concorso tra loro. Dopo l’accompagnamento presso l’Ufficio Immigrazione, il Questore di Monza e della Brianza ha imposto a due degli stranieri la misura alternativa del trattenimento con obbligo di firma in attesa del rimpatrio, mentre un altro è stato già rimpatriato nel Paese d’origine, con accompagnamento all’aeroporto di Milano Malpensa.
“L’operazione alla ex -Parà si inserisce in un più ampio scenario di controllo e presidio delle aree dismesse, che rappresentano un punto delicato del nostro tessuto urbano, in quanto facile ricovero di persone senza fissa dimora. In questa attività di presidio, preziosa è la collaborazione con la cittadinanza: nella riuscita di questo intervento, determinanti sono state alcune segnalazioni ed informazioni ricevute dai residenti. Per l’area ex Parà già da tempo è stato avviato un confronto tra proprietà e Amministrazione Comunale al fine di riqualificare il comparto, confronto che è già in fase molto avanzata e che confidiamo possa in tempi brevi evolvere positivamente” ha commentato l’assessore alla Sicurezza, William Viganò.