Un anniversario importante per Villa Serena: 60 anni di storia e trasformazioni

Oltre mezzo secolo di vita per la struttura che oggi ospita prevalentemente uffici amministrativi e di direzione, ma che quando fu inaugurata era una Rsa all’avanguardia.
Villa Serena compie sessant’anni. Oltre mezzo secolo di vita per la struttura che oggi ospita prevalentemente uffici amministrativi e di direzione, ma che quando fu inaugurata era una Rsa all’avanguardia, prima il Lombardia. La celebrazione dei sessant’anni di Villa Serena, inaugurata proprio il 14 novembre del 1964 alla presenza delle principali autorità cittadine, coincide anche con la posa della prima pietra del nuovo ospedale San Gerardo. La cosa curiosa è che due ex dipendenti, entrambi intervenuti alla cerimonia, dovettero interrompere il viaggio di nozze per verificare il via libera al cantiere.
“Quando Villa Serena fu inaugurata era una struttura ultra moderna grazie all’intuizione della professor Elio Baldoni – ha dichiarato Claudio Cogliati, presidente della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori -. Molte delle novità introdotte le ho poi ritrovate in altre strutture come il Pio Albergo Trivulzio di Milano“. La costruzione di Villa Serena fu finanziata dall’ente comunale di assistenza di Monza che affidò il progetto all’ingegnere Vittorio Bellini. L’intero complesso si estendeva su una superficie di 24.000 metri quadrati, di cui 3.500 occupati dai fabbricati, 12.200 sistemati a giardino e 8.300 adibiti a parcheggio e aree di servizio. Al tempo la zona prendeva il nome dalla vicina Cascina Valera.“Era doveroso rievocare il momento – ha aggiunto Cogliati -. Tanto più che la sua inaugurazione coincide anche con l’inizio dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale“.

Una costruzione sofferta e travagliata, con parecchi oppositori, anche di prestigio. Il cantiere fu così tribolato da obbligare Roberto Pessina e Maria Grazia Grande, ex dipendenti dell’ospedale, ma soprattutto nel 1964 neosposi, a interrompere il viaggio di nozze. “Fummo obbligati a tornare indietro per verificare direttamente il via libera ai lavori – ha ricordato Roberto Pessina -. La costruzione del nuovo ospedale fu osteggiata. In molti ritenevano che spostarlo in periferia fosse un errore”.
Oggi come oggi, Villa Serena, come dicevamo, ospita principalmente uffici amministrativi e di direzione. Ha dismesso i panni di Rsa, ma ha mantenuto in parte le attività sanitarie con una forte vocazione verso gli aspetti psico-sociali.