Assolombarda, Brianza da record: le Top 1000 aziende sfiorano i 71 miliardi di fatturato nel 2023

Il presidente Spada su Assolombarda Top 1000: “Per contrastare il momento di generale rallentamento dei mercati, l’urgenza è quella di tornare a stimolare gli investimenti”
Il mercato industriale brianzolo rimane solido e virtuoso e le prime 1000 aziende per fatturato hanno registrato oltre 71 miliardi complessivi nel 2023. Un faro, insomma, in una situazione nazionale e internazionale complessa ma che vede la Brianza rispondere con forza portando alta la bandiera di una terra votata storicamente all’industria e all’imprenditoria.
I numeri delle aziende che compongono la classifica top 1000 di Assolombarda parlano chiaro e raccontano di un fatturato, calcolato sui bilanci 2023, di oltre 71 miliardi complessivi e un aumento dell’export di quasi 7 punti. Le imprese che quest’anno compongono la Top1000 registrano un reddito di esercizio di 2,9 miliardi e la percentuale delle aziende in utile sul totale sale al 93,4%
All’interno di un quadro mondiale ed europeo in slancio ridotto, anche per l’economia di Monza e Brianza si sono, tuttavia, intensificati i segnali di deterioramento con una diminuzione del -0,2% nel terzo trimestre 2024, della produzione industriale.
Questo in sintesi il messaggio trasmesso nel corso dell’edizione 2024 della Top 1000, l’evento di Assolombarda che martedì 3 dicembre ha riunito in Villa Reale imprenditori e politici per fare il punto sull’andamento dell’economia locale.
Un report che è uno strumento utile non solo a livello imprenditoriale ma anche e soprattutto a livello politico. Erano decine i sindaci e amministratori locali alla presentazione dello strumento di ricerca e di analisi economico-finanziaria delle 1000 maggiori imprese per fatturato, realizzato dal Centro Studi di Assolombarda, in collaborazione con PwC Italia e con il sostegno di Banco BPM.

Alessandro Spada Presidente Assolombarda
Assolombarda Top 1000, il fatturato 2023 supera i 71 miliardi di euro
“Il territorio di Monza e Brianza ha una struttura solida, capace di resistere alle crisi e in grado di raggiungere risultati straordinari quando i periodi sono favorevoli – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Oggi stiamo affrontando un contesto internazionale complesso e in continua evoluzione. Ai venti internazionali, la risposta di Monza e Brianza è migliore di quella della Lombardia, che è in linea con quella del Paese: nel terzo trimestre 2024, la produzione industriale della provincia è diminuita del -0,2%, contro il -1,0% lombardo, rispetto a luglio-settembre del 2023, ma fino al secondo trimestre 2024 le esportazioni monzesi sono cresciute a due cifre (+10,3% contro il +0,3% lombardo)”.
Per quanto riguarda il fatturato, il 44,6% delle imprese prevede di chiudere il 2024 con un aumento rispetto al 2023 mentre i 41.3% prevede una diminuzione. Una fetta di previsioni pessimistiche importante se calcoliamo che è la percentuale più elevata registrata nel corso degli anni (ad eccezione del 2020).
Per il 2025 quasi il 60% delle imprese prevede un incremento delle vendite, il 31,5% una stabilità e solo l’8,7% stima una contrazione. Torna, nel report, un tema ormai condiviso da tempo, quello della difficoltà nel trovare personale. Una difficoltà che è considerata come uno dei maggiori rischi temuti dalle imprese così come le preoccupazioni lato domanda (64%).

Giovanni Caimi presidente Assolombarda sede di Monza
Spada: “Transizione 5.0 e IRES Premiale misure fondamentali per rendere le imprese sempre più competitive”
“Per contrastare il momento di generale rallentamento dei mercati, l’urgenza è quella di tornare a stimolare gli investimenti che, come successo per Industria 4.0, sono la chiave per la crescita– ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Per questo motivo ci auguriamo che Transizione 5.0, che stanzia più di 6 miliardi di euro, possa presto essere semplificata e resa quindi disponibile per le nostre imprese. E, parallelamente, si lavori per introdurre nella Legge di Bilancio l’Ires Premiale, con un tasso in discesa di cinque punti, dal 24 al 19%, a favore di chi mantiene almeno il 70% degli utili nell’azienda. Misure fondamentali per favorire l’innovazione nei nostri territori e rendere le imprese sempre più competitive”.
Export brianzolo in aumento con +6,9%
Nel 2023 l’export brianzolo ha raggiunto 13,8 miliardi, in crescita del +6,9% in valore su base annua, rispetto al +0,5% regionale. Un nuovo record sostenuto dalle principali vocazioni territoriali come la farmaceutica, che è cresciuta del +19,8%; la meccanica, che ha segnato un +19,3%; l’elettronica, con un incremento del +16,5%. In flessione del -5,4% il design-arredo, altro settore di specializzazione, che ha scontato anche il confronto con il 2022 anno di performance particolarmente positive. Al dinamismo economico è seguito un miglioramento del mercato del lavoro locale, in cui il tasso di disoccupazione è sceso al 2,9% nel 2023 (dal 6,9% nel 2019), ben al di sotto del 4,0% della Lombardia (già, comunque, su livelli frizionali).
Assolombarda Top 1000, le prospettive per il 2025: il 60% delle imprese prevede un incremento delle vendite
Guardando avanti, le previsioni sul fatturato per il 2025 sono più fiduciose nel possibile avvio di una ripartenza economica; infatti, quasi il 60% delle imprese prevede per l’anno prossimo un incremento delle vendite, il 31,5% una stabilità e solo l’8,7% stima una contrazione.
“È grazie alla solidità e alla capacità di guardare sempre un passo avanti che le nostre imprese restano competitive e continuano a innovare– ha affermato Giovanni Caimi, presidente della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda-. Una spinta che sanno interpretare anche attraverso le tecnologie digitali di ultima generazione fino all’applicazione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi”.
La classifica TOP 1000, le prime 15 imprese per fatturato: 10 oltre il miliardo di euro
Nel dettaglio della classifica le prime 15 aziende superano la soglia molto elevata degli 850 milioni di euro di fatturato e di queste ben 10 totalizzano ricavi maggiori del miliardo di euro annuo. Le aziende al vertice della classifica sono:
I Comuni con più aziende top 1000
Geograficamente tutti i 55 comuni della provincia di Monza e Brianza hanno sul loro territorio almeno una delle aziende Top. In particolare, si allarga a 17 la platea dei “comuni miliardari”, cioè in cui le imprese attive superano il miliardo di ricavi cumulati. Per giro d’affari svettano Monza, con 12,4 miliardi di euro di fatturato, e Vimercate, con 10,5 miliardi di euro; seguono Agrate Brianza con 6,3 miliardi di euro, Desio con 5,2 miliardi di euro e Lissone 3,6 miliardi di euro.
Le startup innovative
Nella provincia di Monza e Brianza hanno sede 138 startup innovative, con una concentrazione elevata a Monza che ne conta 48, segue Seregno in cui hanno sede 14 startup, mentre le restanti hanno una presenza molto diffusa sul territorio che tocca altri 34 comuni. L’81,2% operano nei servizi knowledge intensive; il 14,5% sono attive nei settori industriali e una quota residuale nel commercio e nel turismo.
Ben oltre la metà di queste startup investe in maniera significativa in ricerca e sviluppo (64,5%), il 23,2% impiega personale altamente qualificato e il 16,7% è titolare di almeno un brevetto o software registrato.
Circa la metà delle 138 startup hanno già depositato un bilancio per il 2023 e da questo emergono i fatturati che in totale superano i 20,2 milioni di euro e un valore aggiunto complessivo di 3,9 milioni di euro.
Le prime 15 startup da sole sono responsabili di oltre 16,6 milioni di euro di ricavi.
In cima spiccano quattro realtà con fatturato superiore al milione di euro: Carsoon S.r.l., una piattaforma digitale per accelerare le compravendite di auto che totalizza 7,9 milioni di euro di giro d’affari; Fourgreen S.r.l., un climate hub per la transizione ambientale delle imprese food&beverage; Retail Booster S.r.l., che produce software per il comparto food; Oversonic Robotics S.r.l, che sviluppa robot umanoidi.

Intelligenza Artificiale, il 40% delle imprese ancora distanti
L’analisi Top 1000 Monza e Brianza, condotta da PwC Italia con Assolombarda sulle aziende del territorio, evidenzia che il 40% delle imprese associate non ha ancora valutato adeguatamente i possibili beneficiderivanti dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e della GenAInei processi produttivi: primi tra tutti, l’incremento dei ricavi, il miglioramento della qualità dei prodotti e l’aumento dell’efficienza operativa. Soltanto il 4,3% afferma di avere già integrato l’AI nei processi organizzativi “core”.I processi produttivi, in particolare, rappresentano un’area ad alto potenziale per migliorare la marginalità e richiedono una revisione profonda dei flussi di lavoro e l’accesso a dati storici, rendendo l’implementazione della tecnologia più complessa rispetto ad altri ambiti.
