Calcio Monza, ecco Salvatore Bocchetti: “Lavoro, fame e determinazione”

Il neotecnico napoletano è stato presentato ieri, giorno di S. Stefano, alla stampa. Determinazione e grinta le armi per cercare di risalire la china. Basteranno? A breve le risposte del campo…
Salvatore Bocchetti e il Monza: un amore che si spera sbocci intenso e proceda a vele spiegate sino al 2027, data di scadenza del contratto. Si è svolta ieri, 26 dicembre, presso la sala stampa dell’U-Power Stadium, la presentazione del nuovo tecnico biancorosso. Oltre a Bocchetti, presente il D.S. Mauro Bianchessi, alla prima uscita pubblica in questo ruolo per la prima squadra.
Prime parole
Il 38enne napoletano, dopo i ringraziamenti di prammatica alla dirigenza che ha considerato il suo profilo atto a conquistare la salvezza, svela un paio di retroscena: «Il mio procuratore mi ha informato lunedì mattina di questa proposta e darò tutto me stesso; ho trovato una squadra triste per l’esonero di Nesta, ma che deve avere la voglia di ripartire perché sabato ci aspetta una tappa importante, in cui conta solo fare risultato”
Napoli, Verona, Monza
Dall’Hellas Verona a Monza, passando per quella che finora è l’unica vittoria biancorossa in campionato: “Ero presente al Bentegodi in occasione di Verona-Monza, ho detto al dottor Galliani di avere portato fortuna: quando presi in mano il Verona la situazione era diversa, questa è un’altra storia; possiamo salvarci e fare magari qualche cosa di più”.
Infine un pensiero all’amico, concittadino, ex compagno di squadra, nonchè ex tecnico biancorosso Raffaele Palladino:”Ho sentito mezz’ora al telefono il mio amico Palladino: a Monza ha saputo costruire una macchina da guerra».
Prospettive, tattica, mercato
L’ex azzurro, che ha preso parte a Sudafrica 2010 senza scendere in campo, prende il pallino con fare misurato: «Ho fame e la determinazione a centrare l’obiettivo; chiedo alla squadra di giocare con il coltello tra i denti su ogni palla delle 21 finali che avremo. Il segreto per mantenere la Serie A? Uno solo, il lavoro: il mercato non è mia competenza, io devo valorizzare ciò che ho a disposizione. Il modulo? Non sono integralista e non ho ancora deciso, ma mi sono fatto l’idea di come giocheremo. Ho conosciuto di persona il presidente Berlusconi, sono felice di lavorare a stretto contatto con Galliani, Bianchessi e Floccari: ai tifosi, che dall’esterno ho conosciuto come calorosi, prometto il massimo impegno».
La scelta
Nelle vesti di cerimoniere il Ds Bianchessi, che ha rimarcato come la rosa adesso ultima sia degna di centrare la terza salvezza consecutiva in Serie A: «Nesta ci ha messo il cuore, ma questo è il calcio. È fatto di numeri e quando non arrivano i risultati occorre una scossa e il Mister ha l’accendino con cui riaccendere la scintilla. Il cambio di allenatore è stata per il dottor Galliani una decisione sofferta: dopo la partita contro la Juventus e un’ulteriore notte di riflessione mi ha convocato a casa. Ha dato retta al suo istinto, come quando scelse Palladino: ai tempo lavoravo per la Lazio, ma mi disse che non era stato un azzardo. Non ci sono stati abboccamenti con altri allenatori: è un discepolo di Gasperini e ha similitudini con Palladino, ma lui è Bocchetti”
Fiducia
Bianchessi è stato poi più duro, definendo la posizione della squadra “inaccettabile” rispetto al vaolre della rosa: “Non serve un’impresa per salvare il Monza: nessuno vuole retrocedere, la salvezza è alla portata. L’acquisto migliore? Fare punti a partire da Parma: il mercato è distante, anche se abbiamo la fortuna che degli ultimi 50 anni Galliani ne ha passati 49 a fare trattative».
Il tempo dei proclami è finito in casa Calcio Monza: sabato si scende in campo in casa di un Parma che come il Monza si lecca qualche ferita e che ha un certo traffico in infermeria, ma che gode di un tesoretto di 5 punti e che ha un allenatore in procinto di sedere per la 300^ volta in panchina.
Questo il link per rivedere la presentazione del nuovo tecnico del Calcio Monza.