Caldaia fuori uso alla primaria di Triuggio: impianto nuovo nel 2025

Triuggio. Ha cominciato a dare segni di cedimento dopo la metà di novembre fino a quando, venerdì 22 la caldaia della scuola primaria “G.Falcone” di Triuggio ha smesso definitivamente di funzionare lasciando i bimbi e insegnanti al freddo. Verrà di fatto sostituita, ma non in tempi brevi. L’amministrazione comunale ha scelto di fare le cose per bene, con un impianto nuovo di zecca e tecnologicamente avanzato: se ne riparla, quindi, nel 2025. Intanto, nella scuola, è stata messa una caldaia a noleggio temporanea che terrà al caldo gli studenti e le studentesse fino almeno alla pausa natalizia.

CALDAIA ROTTA ALLA SCUOLA FALCONE DI TRIUGGIO, COSA E’ SUCCESSO

Il sindaco di Triuggio Pietro Cicardi, che noi di MBNews abbiamo contattato, ci ha spiegato: “la caldaia aveva cominciato a dare qualche problema qualche settimana fa. Si spegneva, poi veniva riaccesa, e si spegneva ancora – ci spiega – finoché poi si è spenta definitivamente”.

Subito l’Amministrazione Comunale si è premurata di trovare una soluzione: una caldaia temporanea. Perché? “La caldaia della scuola Falcone era del 2017, quindi neanche così tanto vecchia – continua – abbiamo subito chiamato un tecnico che però non ha individuato la reale causa del malfuzionamento, per ora. Non volevamo fare le cose d’impulso. Acquistare in fretta e furia un nuovo impianto. Così abbiamo optato per noleggiarne una temporanea che potesse tenere al caldo gli studenti mentre noi, in questo mese, ci impegniamo a fare tutte le verifiche del caso”.

La caldaia provvisoria è arrivata martedì 26: “di fatto – sottolinea il sindaco – bambini e insegnanti sono stati al freddo soltanto per un giorno e per fortuna non era ancora arrivato il gelo pungente di questa settimana”.

PER LA SCUOLA PRIMARIA DI TRIUGGIO, UN NUOVO IMPIANTO NEL 2025

Il bilancio verrà approvato il prossimo 19 dicembre e a gennaio, di rientro dopo le festività natalizie, verrà messo in campo la variazione di bilancio: “è già pronta, ma non sapendo quale impianto fosse più adatto alla scuola, si rischiava di fare un acquisto frettoloso e sbagliato – conclude Cicardi – a gennaio avremo tutte le informazioni necessarie per capire come intervenire”.