E se Bove quell’arresto cardiaco l’avesse avuto su un campo di provincia?

13 dicembre 2024 | 15:47
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E se Bove quell’arresto cardiaco l’avesse avuto su un campo di provincia?

L’Associazione Flipness ha già donato 8 defibrillatori alle società sportive e lancia il progetto “Suda Sicuro”: formazione di primo soccorso per gli atleti.

Ma se Bove quell’arresto cardiaco l’avesse avuto su un campo di provincia anziché in Serie A? L’associazione Flipness di Brugherio non si limita a lanciare la provocazione, ma fa anche qualcosa (molto, a dire il vero) di concreto. Nella serata di eri, 12 dicembre, in collaborazione con il team del Trofeo Luca Meroni,  ha donato altri tre defibrillatori ad altrettante società sportive del territorio arrivando a 8 consegne in pochi anni. Nella stessa occasione ha donato un defibrillatore certificabile anche secondo i parametri Areu alla Croce Bianca di Brugherio e infine ha lanciato il progetto “Suda sicuro”. Un ambizioso tentativo di “creare una cortina di sicurezza intorno ai nostri ragazzi nel momento in cui si dedicano allo sport: una delle ultime frontiere educative rimaste”, ha detto l fondatore di Flipness Giambattista Schiaffino. Sudo Sicuro, avvalendosi delle professionalità della Croce Bianca, finanzia formazione di primo soccorso agli atleti di tre società sportive di Brugherio: pillole di pronto soccorso per i minorenni ma anche il corso per la certificazione Pad per chi fosse disponibile ad impegnarcisi e se i numeri consentiranno l’attivazione. Un’onda d’urto robusta contro il rischio di arresti cardiaci tra i giovani sui campi di allenamento perché, ha sottolineato Schiaffino, “basta un minuto di ritardo nelle procedure di intervento per fare la differenza sulle possibilità di sopravvivenza. E quando sei nel panico, perdere un minuto è facilissimo, lo dico perché io sono passato da quella situazione”. Da qui il desiderio di fare formazione anche semplice e anche ai ragazzi giovani perchè in una situazione simile sappiano mantenere il controllo e fare quello che serve, come comunicare in modo corretto con il 112.

flipness defibrillatori

Si partirà quindi con le tre società sportive Diavoli Rosa, Gruppo Sportivo Atletica, Sant’Albino San Damiano, con l’obiettivo di raggiungere, se lo vorranno, circa 250 ragazzi.

Nella serata di consegna dei defibrillatori, accanto a Schiaffino, padre di Filippo, scomparso nel 2020 a 21 anni per una patologia cardiaca, anche i genitori di Luca Meroni, stessa tragica sorte a 28 anni nel 2023. E poi gli amici dei due ragazzi scomparsi e i vertici della Croce Bianca. Oltre a rappresentanze delle società destinatarie delle iniziative.

“Il nostro è un atto d’amore – ha detto Schiaffino ai genitori di Luca Meroni – perché facciamo di tutto perché non capiti più a nessuno quello che è capitato a noi”. Ma il dolore è scivolato sullo sfondo, ieri sera, per lasciare posto alla bellezza concreta e solida dei progetti solidali messi in campo e al ricordo fresco di tanti giovani nei confronti di Luca e Filippo.