Colpo alla banda dei furti in abitazione: 7 arresti

Gli inquirenti sono riusciti a smascherare un gruppo ben organizzato, responsabile di almeno 71 episodi criminosi, tra cui 33 furti consumati e 38 tentati.
Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno inflitto un duro colpo a un sodalizio criminale attivo in più regioni del Nord Italia. Sette cittadini albanesi, di età compresa tra i 24 e i 34 anni, sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della Procura della Repubblica. I soggetti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione, aggravata dalla detenzione di armi da sparo.

Un’indagine capillare
L’operazione, che ha preso forma tra marzo e luglio 2023, è il risultato di un’attività investigativa accurata condotta dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Sesto San Giovanni. Grazie all’utilizzo di metodi tradizionali e tecniche avanzate, gli inquirenti sono riusciti a smascherare un gruppo ben organizzato, responsabile di almeno 71 episodi criminosi, tra cui 33 furti consumati e 38 tentati.

Il modus operandi della banda
Le indagini hanno permesso di ricostruire il modo di agire del gruppo. Scelte dell’ultimo minuto: la banda decideva i luoghi dei furti poche ore prima di entrare in azione, puntando su province specifiche senza una pianificazione rigida. Base logistica insolita: il parcheggio multipiano dell’aeroporto di Milano-Linate fungeva da punto di partenza per le operazioni. Qui veniva custodita un’Audi S4, utilizzata come mezzo principale per gli spostamenti. Per evitare identificazioni, i criminali sostituivano regolarmente le targhe, rubandole da altre vetture. Uso di armi: sebbene non utilizzate, il gruppo aveva a disposizione armi da fuoco per fronteggiare eventuali ostacoli o resistenze.
Il valore totale dei beni sottratti ammonta a circa 181.200 euro, di cui 62.260 euro in contanti. Tra i beni trafugati, principalmente oggetti preziosi come gioielli e orologi.
Le attività criminali della banda si estendevano ben oltre la Lombardia, coinvolgendo anche Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Questo dato sottolinea la portata e la pericolosità del gruppo, che operava in maniera sistematica e altamente organizzata.