I diari di terapia intensiva del San Gerardo, un ponte tra cura e memoria

Stanno rivoluzionando il modo in cui i pazienti affrontano il percorso post-ricovero riempiendo il vuoto che si vive in terapia intensiva.
Immaginate di svegliarvi dopo un periodo in terapia intensiva, con i ricordi che appaiono come frammenti di un puzzle incompleto. È proprio per colmare questo vuoto che i diari di terapia intensiva (ICU diary) stanno rivoluzionando il modo in cui i pazienti affrontano il percorso post-ricovero.
Dal 2018, all’IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, questi diari vengono compilati da operatori sanitari e familiari per raccontare giorno per giorno ciò che accade durante la degenza. Ora, uno studio pubblicato sulla rivista americana Dimensions of Critical Care Nursing ha confermato che questi piccoli quaderni sono un vero e proprio balsamo per l’anima, aiutando i pazienti a ricostruire la propria identità e a superare il trauma emotivo del ricovero.
Gli ICU diary non sono solo un diario personale: sono uno strumento innovativo che unisce la medicina narrativa alla cura clinica. Come spiega Alberto Lucchini, coordinatore della Terapia Intensiva Generale, “L’uso dei diari rappresenta un approccio innovativo per promuovere il benessere psicologico dei pazienti e delle famiglie.”
Un progetto che, con umanità e attenzione, restituisce ai pazienti la loro storia e li aiuta a scrivere il capitolo successivo della loro vita.