Lombardia sul podio nero per consumo di suolo

Gli incrementi maggiori di consumo di suolo per l’ultimo anno sono in Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780).
Lombardia sul podio nero, per nuovo consumo di suolo nel 2023. Malgrado le indagini Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sull’argomento mettano da anni un accento cupo sul territorio lombardo, anche nel 2023 l’indice di consumo registra un segno + e la regione di Monza e Brianza si piazza tristemente al terzo posto tra quelle che hanno occupato più terreno. Scrive Ispra nel suo report: “Gli incrementi maggiori per l’ultimo anno si sono verificati in Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643), Piemonte (+553) e Sicilia (+521)”.
Il fenomeno, a livello nazionale, rallenta, ma rimane elevato: 20 ettari ogni 24 ore, sopra la media decennale.
IL COMMENTO DI LEGAMBIENTE
Sui dati lombardi sul consumo di suolo si esprime con preoccupazione anche Legambiente. “Il Rapporto ISPRA sul consumo di suolo in Italia, pubblicato oggi – scrive – conferma e consolida il primato lombardo di regione più cementificata d’Italia: con 2910 chilometri quadrati di territorio lastricati da cemento o asfalto la Lombardia stacca tutte le altre regioni quanto a estensione del territorio urbanizzato, che vale ben il 12,2% dell’intera superficie regionale, un valore quasi doppio della media nazionale. Il 2023 ha segnato l’ennesimo avanzamento della cementificazione regionale, cresciuta di ben 7,3 Km2″.
Il lato più inquietante del report Ispra riguarda la pericolosa riduzione del benefico “effetto spugna, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico”. Un danno ambientale di intuibile portata ma, se l’argomentazione fosse più persuasiva, anche un danno economico. Secondo le stime di Ispra, questa deriva costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno. Ai lombardi basta guardarsi intorno per mettere a fuoco la questione. E non sempre le politiche disfunzionali su questo piano, sono locali. Proprio di recente, nei boschi di Bernate di Arcore, ambientalisti e comitati civici hanno promosso una manifestazione anti Pedemontana destinata a mostrare i chilometri di sbancamento che l’autostrada porterà, su forte impulso di Regione Lombardia. E tra gli argomenti portati dagli ambientalisti, proprio il risvolto idrogeologico del consumo di aree verdi e boschive. In un territorio, tra l’altro, che da decenni subisce periodici allagamenti, fino in centro città.
E intanto, sottolinea il report Ispra sul consumo di suolo, il 2023 è il decimo anno consecutivo con anomalia positiva della temperatura rispetto alla media.
REGIONE LOMBARDIA RILEGGE I DATI ISPRA SUL CONSUMO DI SUOLO
Una chiave di lettura tutta diversa, sui dati Ispra sul consumo di suolo in Lombardia, arriva dalla Regione. “Un aspetto di cui tenere conto – ha commentato l’ assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi – è che buona parte del consumo di suolo lombardo ha natura reversibile (più del 65% del totale rilevato da Ispra), ovvero si riferisce a suolo libero consumato ‘temporaneamente’ per attività agricole, cave, cantieri, che negli anni futuri non costituiranno più suolo consumato”.
E ancora: “In aggiunta, la maggior parte dei Comuni capoluogo di provincia (tra cui Milano, Bergamo, Brescia, Monza) ha già operato significative riduzioni delle previsioni di consumo di suolo, complessivamente circa 500 ettari. Nel 2024 si è assistito a un aumento del numero di nuovi piani comunali approvati. Sono più di 90, per una quantità complessiva di riduzione delle previsioni di consumo di suolo superiore agli 800 ettari: circa il 50% delle previsioni che quei Comuni avevano nei piani del 2014″. Questi elementi, secondo l’assessore, evidenziano “i significativi e costanti progressi della Lombardia in termini di consumo di suolo e la validità del nostro modello di sviluppo. Il lavoro da fare è ancora tanto ma da una lettura attenta dei dati emerge che la nostra regione, in questo ambito, ha già raggiunto importanti risultati”.