L’uomo dell’anno per gli ambientalisti in Brianza è l’anti Pedemontana Francesco Montorio

19 dicembre 2024 | 15:38
L’uomo dell’anno per gli ambientalisti in Brianza è l’anti Pedemontana Francesco Montorio
Montorio presente all'ultima manifestazione anti Pedemontana.

Il 21 dicembre alle 15 ad Arcore i No Pedemontana consegneranno una benemerenza speciale a Montorio: l’uomo che osò sfidare Pedemontana.

L’uomo dell’anno per gli ambientalisti della Brianza è l’ex sindaco di Lesmo Francesco Montorio, l’anti Pedemontana che si è imbarcato in un ricorso al Tar in solitaria contro il colosso sostenuto anche da Regione Lombardia. E per ogni elezione c’è sempre anche una proclamazione che in questo caso è fisata per sabato 21 dicembre alle 15 in Villa Borromeo ad Arcore. Una location di rappresentanza, insomma per quello che vuole esser un grande grazie da parte del Comitato No Pedemontana di Arcore, Lesmo, Camparada, Usmate Velate oltre che da altri ambientalisti del territorio. All’ex sindaco, dimissionario per ragioni personali prima della fine del suo mandato, verà consegnato un attestato di benemerenza “per il coraggioso contributo e per l’impegno mostrato nella lotta per fermare Pedemontana”. Un’altra azione simbolica e pacifica degli ambientalisti, proprio nei giorni in cui da Macherio scatta il cronometro per la partenza dei cantieri dell’autostrada.

LE MOTIVAZIONI DELLA BENEMERENZA A MONTORIO, IL SINDACO ANTI PEDEMONTANA

Le motivazioni del riconoscimento a Montorio sono chiare: “L’Amministrazione Comunale da lui guidata  – spiegano dal Comitato No Pedemontana – è stata protagonista dell’estremo tentativo di fermare Pedemontana attraverso un ricorso alla giustizia amministrativa col quale si chiedeva di annullare le reiterate dichiarazioni di proroga della pubblica utilità di un’opera che, invece di essere utile, sarà devastante per il territorio. La sua azione e quella della sua amministrazione richiesero grande coraggio personale e politico, perché Lesmo fu lasciata isolata, sia dalle forze politiche che dalle istituzioni locali che si dichiaravano contrarie alla realizzazione dell’autostrada. Un grazie dunque a lui, alla sua Giunta, ai consiglieri di maggioranza che sostennero la decisione ed ai cittadini che si aggiunsero nel ricorso”.

pedemontana arcore nov 24

In attesa di ritirare l’attestato, l’anti Pedemontana Montorio non nasconde la riconoscenza per questo gesto simbolico eppure dalla sua voce non emerge gioia, piuttosto l’amarezza di chi, non lo nega, si è sentito solo. “Divido questo riconoscimento con la mia scorsa amministrazione e con figure che sono state fondamentali, Andrea Forlini, Massimo Stucchi,  Roberto Sala e tanti altri ambientalisti – ha detto –  ma anche con i cittadini che ci hanno seguiti. Tuttavia non posso non rammaricarmi perché quella strada che abbiamo provato a intraprendere non è stata seguita. Non siamo pionieri, perché la via non siamo riusciti ad aprirla. Né mi sono mai sentito eroico, ho fatto il mio dovere”.

Il ricorso contro Pedemontana di Montorio , è noto, è fallito e nessuno se l’è sentita, senza alcun supporto, si procedere con il Consiglio di Stato, “però, forse, se fossimo stati uniti, magari sarebbe andata diversamente”, ha commentato Montorio.  L’intera vicenda, sebbene l’ex sindaco di Lesmo non sia mai sceso nei dettagli delle sue sofferte dimissioni, ha avuto per il primo cittadino di Lesmo un costo umano e personale alto. Preoccupazione, incertezze, senso di solitudine, senso di responsabilità verso il territorio: “prima di quel ricorso ho passato tre notti senza dormire”.

A scrivere un mezzo lieto fine a questa storia anti Pedemontana non è solo il ringraziamento che gli ambientalisti tributeranno a Montorio (e alla sua vecchia giunta) tra gli stucchi e i cristalli di Villa Borromeo, ma anche quell'”accordo importante” che il piccolo Comune di Lesmo ha ottenuto da Pedemontana sulle opere a contrasto dell’impatto ambientale. Accordo ottenuto dopo aver osato sfidare il colosso, avere perso, ma avere anche ottenuto tutta l’attenzione di Pedemontana che ha anche concesso, su richiesta dell’attuale Amministrazione, lo spostamento di un cantiere.