La firma del brianzolo Marco Fazzi sul registro della London Mathematical Society, tra grandi scienziati e premi Nobel

6 dicembre 2024 | 07:07
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La firma del brianzolo Marco Fazzi sul registro della London Mathematical Society, tra grandi scienziati e premi Nobel
Marco Fazzi mentre firma.

Il 36enne di Arcore Marco Fazzi, ricercatore in fisica teorica, è diventato socio dell’esclusiva society di matematici. Il suo nome vicino ai Nobel.

Marco Fazzi: il ricercatore brianzolo che ha messo la sua firma sul registro della London Mathematical Society, accanto a quelle dei più grandi scienziati degli ultimi due secoli. Il librone, un tomo da centinaia di pagine di carta ingiallita dal tempo, è lo stesso del 1865 e raccoglie appunto gli autografi dei suoi associati (introdotti esclusivamente su invito) che per quasi 200 anni si sono distinti per studi più o meno celebri. Marco Fazzi, 36 anni, originario di Arcore, vi ha aggiunto il suo nome durante una cerimonia organizzata nei giorni scorsi dalla “society”, in perfetto stile british. Centinaia di pagine prima, ci sono le firme di figure come Thomson (noto ai piu come Lord Kelvin che ha dato il nome ai gradi Kelvin nella termodinamica), Maxwell (padre dell’ elettromagnetismo classico), i premi Nobel John William Strutt e John Maynard Keynes dal quale prende il nome niente meno che una rivoluzione nella macroeconomia. Ma anche Turing, padre dell’informatica moderna e Venn, mente degli omonimi diagrammi con cui si confrontano milioni di studenti.

marco fazzi arcore ricercatore

A proiettare lo studioso di Monza e Brianza tra i maestri è stata la vittoria di un grant della London Mathematical Society, “una sorta di borsa di studio – spiega – che mi ha permesso di coinvolgere nelle mie ricerche presso l’università, un dottorando dell’Università Statale di Milano. Si tratta di un premio piccolissimo, in un ambito in cui si finanziano progetti milionari e di altissimo livello, ma per lo studente italiano è una grande opportunità di formazione”.

Ma il grant della London Mathematical Society non è l’unico che Fazzi ha ottenuto. Un’altra borsa da 12mila pound è arrivata dalla Royal Society per coprire i costi di uno scambio di studio con la professoressa Sara Pasquetti dell’Università Bicocca. Un’altra occasione che l’italiano all’estero ha conquistato per sé e per gli studenti italiani.

Marco Fazzi, oggi ricercatore presso l’Università di Sheffield, è un fisico teorico delle alte energie, teoria pura che poi scienziati di altri indirizzi sperimentano e applicano. Lo stesso ambito di fisica teorica che fu di Galileo o Einstein, concentrato però sulla teoria delle stringhe e sulle teorie di campo quantistiche. Rompicapi impossibili per i più, nei quali invece Marco Fazzi si immerge fin dall’inizio della sua carriera, partita dall‘Università Milano Bicocca e passata per gli atenei del Belgio, degli Stati Uniti, di Israele, della Svezia.

marco fazzi

“Oggi sono in Inghilterra – racconta il 36enne’ – dove le opportunità di borse di studio e finanziamenti sono istituzionalizzate, in un sistema preciso e normato in modo molto solido. In Italia è tutto male regolamentato, con poche certezze, scadenze imprecise e un sistema che premia poco il merito e l’innovazione”. Una critica lucida ma non definitiva: “non dimentico il mio Paese dove, devo dire, gli studenti nel mio campo sono in media più preparati di tanti altri. Non escludo di tornarci, se le mie ricerche mi riporteranno da quelle parti”. D’altra parte il sangue italiano non mente e dietro l’etichetta del cervellone alla “Big Bang Theory, Marco Fazzi (non) nasconde le più tradizionali inclinazioni del Belpaese: l’amore per la vivacità di Milano, la passione per il vino e l’abilità ai fornelli. “Ho scovato un mercatino con prodotti interessanti da queste parti – racconta da Manchester, dove abita – ho comprato un polpo, ora devo salutarti perché devo preparare la cena”…