Sciopero mezzi 13 dicembre: orari e trasporti coinvolti (anche a Monza)
9 dicembre 2024 | 11:31

Venerdì 13 dicembre, lo sciopero mezzi proclamato da USB e AL Cobas coinvolgerà trasporti urbani, extraurbani e ferroviari, causando possibili disagi in tutta Italia. La mobilitazione potrebbe causare significativi disagi ai trasporti pubblici, coinvolgendo sia le linee urbane ed extraurbane, sia i servizi ferroviari regionali e di lunga percorrenza.
Orari e servizi coinvolti dallo sciopero mezzi 13 dicembre
Linee urbane ed extraurbane di Monza e Brianza
- Linee urbane di Monza: servizio non garantito dalle ore 9:00 alle 11:50 e dopo le 14:50, fino al termine del servizio.
- Linee extraurbane di Trezzo (z307 e z314): possibili disagi dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 fino a fine servizio.
Trasporti ATM a Milano
- Le linee di ATM potrebbero subire interruzioni dalle 8:45 alle 15:00 e dopo le 18:00, fino al termine del servizio.

Funicolare Como-Brunate
- Il servizio potrebbe essere interrotto dalle ore 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino a fine servizio.
Impatti sul servizio Trenord
Lo sciopero interesserà anche i treni gestiti da Trenord.
- Fasce garantite: i treni circoleranno regolarmente negli orari 6:00-9:00 e 18:00-21:00.
- Servizio aeroportuale: in caso di cancellazione, saranno disponibili bus sostitutivi senza fermate intermedie per il collegamento tra:
- Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (partenze da via Paleocapa 1).
- Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento S50.
Per aggiornamenti in tempo reale, è possibile consultare il sito ufficiale di Trenord o utilizzare l’App dedicata.
Le ragioni dello sciopero
Il sindacato ORSA Trasporti e altre sigle hanno proclamato lo sciopero dei mezzi per il 13 dicembre per contestare una serie di misure economiche e politiche, tra cui:
- La manovra economica 2025 del Governo Meloni.
- Riforme autoritarie dello Stato, come il premierato e l’autonomia differenziata.
- Richieste per un aumento salariale reale, l’introduzione di un salario minimo di almeno 10 euro l’ora e la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali a parità di stipendio.
- La difesa della Sanità Pubblica e l’introduzione di misure fiscali più eque, tra cui la tassazione sui superprofitti.