M5 fino a Monza ferma al palo, Sassoli: “Il progetto rischia di naufragare”

Il prolungamento della linea metropolitana M5 fino a Monza si trasforma in un nuovo campo di battaglia politica.
Il prolungamento della linea metropolitana M5 fino a Monza si trasforma in un nuovo campo di battaglia politica. I ritardi e le continue rimodulazioni dei finanziamenti hanno acceso un acceso dibattito tra Regione Lombardia e Comune di Milano, mettendo in luce profonde divisioni.
In Consiglio Regionale, Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha puntato il dito contro l’amministrazione regionale e comunale, accusandole di “scaricare le responsabilità a danno dei cittadini”.
“La cronistoria dei finanziamenti regionali per il prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza è la chiara dimostrazione di un progetto che continua a slittare, in un pericoloso gioco delle parti che penalizza cittadini e territori. Dopo anni di annunci e rimodulazioni, la fine dei lavori non è prevista prima del 2033 e l’avvio del servizio rischia di arrivare non prima del 2035. Un ritardo inaccettabile”, così Martina Sassoli, interviene in Consiglio Regionale.
La questione dei finanziamenti
Il nodo centrale della polemica politica è rappresentato dai finanziamenti. Nel 2021, Regione Lombardia aveva annunciato con grande enfasi un impegno di 283 milioni di euro, distribuiti in più annualità con una conclusione prevista nel 2029. Tuttavia, il cronoprogramma è stato rivisto più volte.
Nel 2023, il Comune di Milano comunicò un primo slittamento, che spostava gli investimenti regionali al 2025. Poi, nell’ottobre 2024, un’ulteriore proroga ha portato Regione Lombardia a posticipare l’erogazione dei fondi al 2026, mentre l’ultimo aggiornamento fissa l’inizio dei finanziamenti al 2027, con una conclusione nel 2033.
Le reazioni politiche
“La realtà – prosegue Sassoli – è che stante l’assenza di coperture certe per l’intero progetto, Regione Lombardia ha deciso di diluire i propri impegni, spostando gli investimenti a data da destinarsi. Finché non verrà chiaramente definito chi mette cosa e con quali tempistiche, questa infrastruttura resterà un cantiere virtuale, destinato a continui rinvii”.
“Il prolungamento della M5 fino a Monza rappresenta un’opera strategica per la mobilità della Brianza e dell’intera area metropolitana, ma questa gestione dei tempi e delle risorse rischia di far naufragare il progetto”
Il rischio di uno stallo politico
A fronte di queste accuse incrociate, il rischio è che il prolungamento della M5 resti impantanato in uno stallo politico. Con i finanziamenti regionali che non partiranno prima del 2027 e una conclusione dei lavori non prevista prima del 2033, i cittadini rischiano di pagare il prezzo più alto di questa impasse istituzionale. “È arrivato il momento di pretendere chiarezza e serietà: Regione Lombardia e Comune di Milano devono smetterla di scaricarsi responsabilità e mettere finalmente al centro i cittadini, che aspettano da troppo tempo risposte concrete”, conclude Martina Sassoli.