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500 studenti in protesta davanti al Comune: “a scuola con 14 gradi” [VIDEO]

10 dicembre 2024 | 10:52
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500 studenti in protesta davanti al Comune: “a scuola con 14 gradi” [VIDEO]
Gli studenti del Nanni Valentini davanti al Comune

Hanno deciso di bussare direttamente alle porte del Comune dopo che le loro segnalazioni sono rimaste inascoltate. Quello di oggi è l’ultimo sfogo di studenti e personale docente: “umiliante lavorare così!

Monza. Da quando è iniziata la stagione fredda, gli studenti del liceo Nanni Valentini sono sempre rimasti nelle classi con una temperatura media che non supera i 14 gradi. Peggio ancora nei laboratori, dove il gelo li paralizza. Stanchi di questa situazione, hanno deciso di far sentire la loro voce: sono 500 gli studenti, insieme al personale docente, in protesta questa mattina, martedì 10 dicembre, davanti al Comune.

CALDAIA MAL FUNZIONANTE, STUDENTI AL GELO

In piazza tra cori e urla. Quello di oggi è lo sfogo finale degli studenti del liceo Nanni Valentini che oramai da più di un mese stanno a scuola al freddo. “Nonostante l’ordinanza comunale che impone una temperatura minima di almeno 16 gradi – ci spiega una docente presente alla protesta – noi non superiamo mai i 14. La caldaia va a singhiozzo. A volte funziona, a volte no. Siamo stanchi”.

Nonostante le molte segnalazioni fatte, sia al Comune che all’Ufficio Presidenza, studenti e personale docente sono rimasti inascoltati. Da qui la decisione di protestare davanti al Comune e di inviare una lettera direttamente al sindaco Paolo Pilotto.

I FONDI DEL PNRR: “SE NON CI SONO I LUOGHI IDONEI, I SOLDI NON SERVONO A NULLA”.

“E’ arrivata l’altisonante lettera del ministro Valditara sulla sicurezza delle scuole dove millanta i soldi del PNRR che dovrebbero risolvere i problemi strutturali delle scuole – commenta un’altra docente che noi di MBNews abbiamo intervistato – in realtà questi soldi, tra l’altro con un sacco di vincoli, ci sono solo per fare del potenziamento o recupero scolastico-didattico. Non ha senso! Io come docente posso fare mille corsi, ma se non ho un posto idoneo dove farli questi corsi, è tutto inutile”.

“Questa – aggiunge un’altra insegnante – è l’ennesima umiliazioni al nostro lavoro. Noi ogni giorno insegniamo al freddo, in locali dove piove dentro, dove c’è la muffa nei bambi, dove pezzi di intonaco dal soffitto cadono. Lavorare in un ambiente del genere oltre ad essere umiliante, è pericoloso”.