Salvini critica lo sciopero di venerdì 13: “poco ragionevole sotto Natale”

Mille gli scioperi indetti dall’insediamento del Governo. Troppi secondo il Ministro che critica: “va cambiata la normativa, lo strumento dello sciopero non funziona più come dovrebbe”. Un commento anche sull’importanza dell’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori del settore trasporti. Nell’articolo il video
Monza. A Briosco il Ministro Matteo Salvini, in visita per un importante sopralluogo tecnico nei cantieri delle opere stradali sulle SS38 e SS36, ha commentato ai microfoni di MBNews anche lo sciopero dei mezzi previsto per domandi, venerdì 13 dicembre proclamato da USB e AL Cobas. Uno stop che coinvolgerà trasporti urbani, extraurbani e ferroviari, causando possibili disagi in tutta Italia e in Brianza.

La mobilitazione potrebbe causare significativi disagi ai trasporti pubblici, coinvolgendo sia le linee urbane ed extraurbane, sia i servizi ferroviari regionali e di lunga percorrenza. (qui tutti i dettagli).
IL COMMENTO DEL MINISTRO MATTEO SALVINI SULLO SCIOPERO DI VENERDÌ 13 DICEMBRE
“Bloccare l’Italia venerdì 13 dicembre, a pochi giorni dal Natale, mi sembra poco ragionevole – commenta il Ministro Salvini – è opportuno rivedere la normativa sullo sciopero perché da quando si è insediato questo Governo siamo arrivati a quota 1000. Questo vuol dire – sottolinea – che se c’è bisogno di fare uno sciopero al giorno, lo stesso strumento dello sciopero non funziona più”.
Riguardo l’intesa per il rinnovo del contratto di lavoro del settore Trasporto pubblico locale, il Ministro dichiara: “E’ importante. Spero che tutti applichino il buon senso. Ci sono state ore e ore di trattive. C’è un accordo tra le aziende e i lavoratori, oltre cento mila, i quali fanno un lavoro pesante e pericoloso, impegnativo e con turni festivi. Io li ringrazio in anticipo perché lavoreranno a Natale e a Capodanno, ma a maggior ragione visto che tutti stanno facendo degli sforzi per venirsi incontro bloccare l’Italia venerdì 13 dicembre mi sembra poco ragionevole”.