Quattro gradi. Questa è la temperatura che gli studenti della II C della scuola media Elisa Sala di via Paganini devono sopportare ogni giorno in aula, da ottobre. Seduti ai banchi con guanti, cappotti e coperte, gli alunni affrontano lezioni al freddo.
La situazione, sarebbe stata più volte denunciata dai genitori, dagli insegnanti e persino dalla scuola stessa, ed è giunta nell’aula del consiglio comunale ieri sera per voce del consigliere Stefano Galbiati (Noi con Dario Allevi). Galbiati ha descritto uno scenario che si protrae da mesi: caloriferi spenti, interventi tecnici inefficaci e alunni che si ammalano per il freddo. A nulla sarebbero servite le richieste di intervento inviate all’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti e i continui solleciti sulla piattaforma di segnalazione dedicata alle scuole.
A peggiorare la situazione, a novembre è stata consegnata una stufetta elettrica che, tuttavia, non può essere utilizzata perché emana un odore di bruciato. E non è tutto: neppure durante l’intervallo i ragazzi possono scaldarsi. I corridoi sono riscaldati, ma per ragioni di sicurezza la preside ha vietato l’uso delle aree comuni.
La replica dell’assessore Marco Lamperti
L’assessore Lamperti ha dichiarato: “I primi problemi nella scuola sono sorti subito dopo l’accensione dei riscaldamenti. Alcuni erano problemi minori, e facilmente risolvibili, altri più complessi come quelli che interessano la classe 2°C. Le stufette sono assolutamente regolamentari, l’odore di bruciato è normale dopo un periodo di fermo, non è un difetto e non sono pericolose”. Il problema generale dell’impianto di riscaldamento sarà affrontato durante le vacanze di Natale. Secondo l’assessore, è previsto uno svuotamento completo del sistema, una pulizia approfondita e la riattivazione con un nuovo liquido. Al rientro in classe il problema dovrebbe essere definitivamente risolto.