Solstizio d’inverno 2024: quando cade e tutto quello che c’è da sapere sul giorno più corto dell’anno

Il solstizio d’inverno 2024 cadrà il 21 dicembre, segnando il giorno più corto dell’anno nell’emisfero boreale.
Il solstizio d’inverno 2024 cadrà sabato 21 dicembre alle 10:21, segnando ufficialmente l’inizio della stagione invernale per l’emisfero boreale. Questa data è speciale, poiché rappresenta il giorno con il minor numero di ore di luce dell’intero anno. Da quel momento in poi, le giornate inizieranno gradualmente ad allungarsi fino a raggiungere l’equilibrio tra luce e buio durante l’equinozio di primavera. Al contrario, nell’emisfero australe, il 21 dicembre sarà il giorno più luminoso dell’anno, segnando l’inizio dell’estate.
Perché il solstizio d’inverno non cade sempre lo stesso giorno
La data del solstizio d’inverno può variare di anno in anno. Sebbene solitamente cada il 21 dicembre, in alcuni anni può verificarsi il 22 dicembre, come accaduto nel 2023. Questa variabilità è dovuta alla natura astronomica del fenomeno: i solstizi e gli equinozi non sono semplici convenzioni di calendario, ma eventi precisi che dipendono dalla posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole.
Il solstizio d’inverno coincide con il momento in cui il Sole raggiunge il punto più basso nel cielo durante il suo percorso apparente. Se osservassimo il Sole ogni giorno alla stessa ora, noteremmo che il 21 dicembre è il giorno in cui si trova più vicino all’orizzonte. Questo evento astronomico segna il culmine della riduzione delle ore di luce diurna.
Differenze tra solstizi ed equinozi
Mentre i solstizi d’inverno e d’estate rappresentano i momenti di massima disparità tra ore di luce e buio, gli equinozi si verificano quando i raggi del Sole sono perpendicolari all’asse terrestre. Durante un equinozio, la durata del giorno e della notte è quasi identica in entrambi gli emisferi, creando un equilibrio unico che accade due volte all’anno, in primavera e in autunno.

L’inclinazione dell’asse terrestre e l’alternanza delle stagioni
Ma perché avviene tutto questo? Il responsabile è l’inclinazione dell’asse terrestre, che è angolato di circa 23,5° rispetto al piano dell’orbita terrestre. Questo fenomeno è la causa principale dell’alternanza delle stagioni. Se l’asse terrestre fosse perfettamente perpendicolare, non avremmo stagioni, e il Sole si troverebbe sempre alla stessa altezza rispetto all’orizzonte, indipendentemente dal periodo dell’anno.
Curiosità sul solstizio d’inverno 2024
Il solstizio d’inverno è stato celebrato in molte culture nel corso della storia, rappresentando un momento di passaggio e rinascita. Oggi, oltre al suo significato scientifico, continua a essere un momento simbolico per osservare la natura e riflettere sull’alternarsi ciclico delle stagioni.
Non dimenticare di alzare gli occhi al cielo: il 21 dicembre è un’occasione perfetta per ammirare le meraviglie del cosmo e apprezzare la bellezza di un evento che si ripete da millenni.