Perchè a Monza non ci sono taxi? L’Assessora: “Questione licenze è spinosa ma ne stiamo discutendo”

A sollevare la questione è il consigliere Paolo Piffer, che durante l’ultimo consiglio comunale ha posto sotto i riflettori un problema sempre più sentito: la difficoltà di trovare un taxi in città, specialmente di notte.
Monza, una città bella, ma non certo “taxi-friendly”. A sollevare la questione è il consigliere Paolo Piffer, che durante l’ultimo consiglio comunale ha posto sotto i riflettori un problema sempre più sentito: la difficoltà di trovare un taxi in città, specialmente di notte. “Perché abbiamo così pochi taxi? Perché di notte è praticamente impossibile trovarne uno? E soprattutto, perché non vengono rilasciate più licenze?” sono le domande che il consigliere ha rivolto all’amministrazione.
Un tema che va ben oltre la comodità: la questione taxi è anche una questione di sicurezza. “Ricevo segnalazioni ogni settimana – racconta Piffer – di ragazze che, senza auto e senza mezzi pubblici disponibili, sono costrette a spostarsi a piedi in zone non proprio rassicuranti. È una situazione che non possiamo ignorare”.
Cosa sta succedendo a Monza?
Il problema sembra essere legato al numero limitato di licenze, ma anche all’organizzazione del servizio. Secondo Piffer, città con un numero di abitanti simile a quello di Monza riescono a offrire un servizio taxi molto più efficiente. Un paradosso, considerando che le modifiche al Codice della Strada puntano a incentivare l’uso di mezzi alternativi all’auto privata.
Un appello all’amministrazione
Il consigliere ha dichiarato di voler continuare a sollecitare una soluzione, confidando in una risposta puntuale dall’assessora Zappalà. “Con le nuove norme sulla mobilità, diventa sempre più urgente garantire ai cittadini un’alternativa valida all’uso dell’auto privata. Speriamo si faccia presto qualcosa”.
Le parole dell’assessora Zappalà
E la parole dell’assessora alla Mobilità, Irene Zappalà, non si sono fatte attendere. “La questione dei taxi è all’attenzione dell’Amministrazione. Il tema del rilascio delle licenze è complicato e spinoso, non è certo un mistero, ma è sul tavolo delle discussioni che stiamo conducendo nelle ultime due settimane dopo l’approvazione del Pums con l’obiettivo di implementare il più possibile le opportunità di spostamento che possano essere complementari o sostitutive al mezzo privato. Anche sul tema dei monopattini stiamo conducendo delle riflessioni anche in seno alle nuove regole che interessano chi si occupa della distribuzione e della gestione di questi mezzi in città”.