Vent’anni di Provincia di Monza e Brianza: le celebrazioni in Villa Reale fra traguardi e futuro

Il convengo che si è tenuto nel salone centrale della ex reggia sabauda è stato un vero e proprio amarcord.
Vent’anni fa fu creata la provincia brianzola, ma la lotta di Monza e della Brianza per affrancarsi da Milano risale a molto tempo prima, addirittura all’inizio degli anni Sessanta. L’evento per celebrarne la nascita è stato organizzato dalla Provincia di Monza e della Brianza, intesa come ente con sede in via Grigna. Il convegno è stato allestito nella Villa Reale, dove si svolse nel 2009 il primo consiglio provinciale e dove si insediò la giunta guidata dal presidente Dario Allevi. Insomma, quello che è andato in onda lunedì mattina nel salone centrale della ex reggia sabauda è stato un vero e proprio amarcord.
“La provincia di Monza, di cui oggi festeggiamo i suoi primi vent’anni, e oramai esempio per del reale contributo che le province sono in grado di fornire al loro territorio e al paese – ha dichiarato Luca Santambrogio, presidente della Provincia di MB -. Oggi la provincia è frutto della programmazione e della resilienza precedente e non posso non fare riferimento all’imminente riforma“.
La storia dice che un primo embrione di provincia fu realizzato nel Teatrino della Villa il 24 giugno del 1978, mentre la data della prima proposta di legge risale al 27 luglio del 1990. “Abbiamo sempre desiderato essere alleati di Milano, ma mai la sua periferia – ha aggiunto Gigi Ponti, ex presidente della provincia di Monza -. Il territorio è profondamente diverso rispetto a Milano“. Un territorio dove la parola d’ordine è: saper fare.
In un libretto distribuito a tutti i partecipanti, la Provincia ha ricordato che la caratteristica principale di questa zona è il tessuto imprenditoriale e le eccellenze che lo contraddistinguono. Due esempi su tutti, fra l’altro presenti alla celebrazione: Enrico Boerci, presidente e amministratore delegato di Brianzacque, e Mario Carlo Novara, presidente di Brianza Energia Ambiente, che di recente hanno annunciato la loro aggregazione. “La provincia di Monza Brianza propone una visione pragmatica e di lungo corso volta a uno sviluppo integrato e sostenibile del sistema Brianza – ha evidenziato Boerci – . Le nostre sono due storie che si intrecciano. Dopo che l’anno scorso abbiamo compiuto vent’anni portando in dono alla Brianza il premio quale miglior utility pubblica d’Italia, guardiamo al futuro lanciando nuove sfide per efficientare il servizio idrico e creare valore per il territorio e i cittadini”.
Per usare l’espressione usata nel titolo dato al convegno, la provincia è dunque “un bene comune”. “Sono contento di vivere questo momento – ha aggiunto Dario Allevi, ex presidente della provincia brianzola -. C’era molto entusiasmo, abbiamo realizzato un percorso unico. Ricordo persino che all’inizio servivano le sedie, ma alla fine abbiamo portato a casa risultati importanti”. Nel 2014, poi, con la riforma Del Rio, tutto è stato stravolto. Le province sono diventate enti di secondo livello, senza fondi, o confondi molto risicati, a disposizione. “Non era più possibile fare nulla – ha aggiunto Roberto Invernizzi, ex presidente della provincia -. È stato un momento di grande sofferenza e si faceva fatica a trovare i soldi da investire nelle scuole e nei trasporti. Sovente ci siamo chiesti se era il caso di proseguire con eventi tipo il premio dedicato al Beato Talamoni, ma facendo appello alla nostra serietà e alla serietà del territorio abbiamo tenuto duro”.

Il momento della svolta è stato durante gli anni del Covid, sicuramente tragici, ma quel periodo ha finito per dare nuova linfa alle province. Gli stanziamenti sono dunque fondamentali “chi pensa che sia solo una questione di elezione diretta del presidente sbaglia approccio. – ha commentato Pasquale Gandolfi, presidente dell’Unione province italiane -. Servono risorse e spero che la riforma sia fatta bene e in tempi brevi”.
A Roma, infatti, stanno preparando un intervento per fare in modo che le province sopravvissute alla riforma Del Rio vadano incontro a una rivisitazione completa e ottengano nuove risorse per la loro attività.